Luigia Caiazzo aveva solo 41 anni e la sua morte ha sconvolto la Guardia Costiera italiana che è in lutto per la sua improvvisa dipartita. Capitano di Corvetta, questa splendida donna in divisa, tenace, determinata, combattiva, ha perso la sua battaglia più grande e importante: quella per restare in vita. Il brutto male da cui era affetta da diverso tempo, alla fine, ha avuto la meglio e Gigia, come tutti i suoi amici la chiamavano simpaticamente, non ce l’ha fatta.
Il suo cuore ha cessato di battere il 5 gennaio 2023, proprio nel giorno della vigilia dell’Epifania, presso l’ospedale di Sassari, dove era stata ricoverata nel reparto di Ginecologia e Ostetricia a causa di un aggravamento delle sue condizioni di salute. Luigia non era solo un ufficiale ma anche una moglie e una giovane madre di tre figli che sono rimasti orfani della loro cara mamma troppo presto, in un modo davvero ingiusto.
La Caiazzo nel 2019, quando era comandante di Bosa, ha subito pesanti minacce e, in quell’occasione, il sindaco si era schierato apertamente in sua difesa. Una donna nota per il suo ruolo attivo in ambito sindacale in quanto è stata tra i fondatori del Sim Guardia Costiera, il primo sindacato specifico per la sua forza armata. Appreso il suo decesso, tutto il corpo della Capitaneria di Porto si è stretto attorno alla famiglia della 41enne scomparsa, iniziando dal Comandante Generale, Ammiraglio Nicola Carlone.
Il Corpo ha fatto sentire tutta la sua vicinanza attraverso un toccante messaggio: “L’intera famiglia della Guardia Costiera si unisce nel dolore ai cari del Capitano di Corvetta Luigia Caiazzo, in servizio presso la Capitaneria di porto di Porto Torres, prematuramente scomparsa” . L’Unione Sindacale Militari Interforze Associati, invece, le ha dedicato questo post: “La sua prematura scomparsa ci ha lasciati attoniti: è difficile accettare che una donna forte ed energica come lei non ci sia più. Il Corpo delle Capitanerie di Porto ha perso un Ufficiale preparato e stimato da tutti, la sua famiglia ha perso una giovane madre amorevole che, ne siamo certi, dal cielo continuerà a vegliare sui suoi tre bambini” .
La comunità di Porto Torres, ancora sotto choc per l’improvviso decesso, l’ha ricordata come grande amica e collega eccezionale, una donna onesta, leale, nonché come una dei migliori collaboratori nella Sezione Sistemi informativi della Centrale Operativa. Solo parole stupende a descrizione di una grande donna; una lavoratrice, una moglie e una mamma molto stimata all’interno della comunità in cui viveva e tra i colleghi.