Grave lutto nella musica italiana: con la sua band ha scritto la storia della canzone (2 / 2)

Un fulmine a ciel sereno scuote in queste ore la musica italiana, purtroppo bisogna dire addio ad un altro grande artista. Si è spento all’età di 81 anni Alfio Cantarella, celebre batterista degli Equipe 84, venuto a mancare improvvisamente ieri, giovedì 30 marzo.

Era ricoverato ormai da qualche giorno presso il reparto di terapia intensiva dell’ospedale Magalini di Villafranca di Verona, paesino del veronese in cui risiedeva da tanti anni. Nonostante il personale sanitario dell’ospedale abbia fatto il possibile, per il batterista non c’è stato nulla da fare.

Sono ore di grande cordoglio in Italia, dove tanti suoi amici e colleghi lo stanno ricordando con particolare affetto. Grande appassionato di calcio e tifoso dell’Inter, in una vecchia intervista ai microfoni de ‘L’Arena’ il batterista aveva affermato, prendendo in prestito una metafora calcistica, che il ‘goal’ più bello della sua carriera era stato “il primo disco fatto. Quello che ci ha dato maggiore soddisfazione. Era nel ’64, ‘Papà e mammà‘. Positivo. L’inizio del nostro percorso”.

In realtà di ‘goal’ e grandi successi della sua band ce ne saranno tanti altri, tra i quali spicca ‘29 settembre‘, scritta da Mogol e Battisti, e portata al successo nazionale dagli Equipe 84. La band perde un’altra figura di spicco, ma è certo  che il contributo del grande Alfio Cantarella non sarà mai dimenticato.

Lo ricorda con commozione Maurizio Vandelli, il cantante della storica band: “Alfio Cantarella mi ha fatto proprio un brutto regalo! Se ne è andato il giorno del mio compleanno! Ciao grande piccolo batterista amico e compagno di tante avventure con l’Equipe 84. Ciao Alfiuzzo!”.