La situazione si è consumata con una rapidità assurda, lasciando pochissimo spazio per la reazione immediata. Erano ben due le palazzine a crollare simultaneamente, trasformando un intero angolo della città in un cumulo di cemento e calcinacci.Stando ai primissimi resoconti emersi dopo l’evento, sono state otto le famiglie intrappolate sotto la frana di detriti.
Un numero che fin dalle prime ore ha dato la misura della vastità del fatto enorme.Sul posto sono immediatamente intervenute le squadre di emergenza. I Vigili del Fuoco hanno avviato con urgenza le operazioni di scavo, lavorando instancabilmente per ritrovare chi ancora può essere estratto vivo.
Purtroppo, mentre gli sforzi proseguono nel tentativo di salvare i dispersi, il quadro generale resta estremamente grave.La conta delle persone coinvolte in questo evento, secondo i report iniziali, è destinata a salire, rendendo l’intera operazione una corsa disperata contro il tempo.
Il tema della sicurezza strutturale degli stabili torna così prepotentemente al centro del dibattito, in una vicenda che ha scosso profondamente l’opinione pubblica nazionale. Il rapporto, ancora provvisorio, è stato diffuso dall’emittente radiofonica marocchina Medi1, che segue minuto per minuto gli sviluppi dell’operazione di salvataggio. I colpiti sono stati trasportati con urgenza al Centro Ospedaliero Universitario di Fes, dove stanno ricevendo tutte le cure necessarie.
Le immagini provenienti dalla zona di Al Massira mostrano una distesa di detriti e strutture ormai irriconoscibili, mentre decine di soccorritori lavorano senza sosta. La zona è stata completamente isolata per permettere le operazioni di messa in sicurezza e per agevolare l’intervento dei mezzi di emergenza. Una situazion davvero assurda e molto importante.