Grave episodio col monopattino, 4 deceduti: erano tutti… (2 / 2)

Un bilancio pesantissimo, quello verificatosi a Reims, nel dipartimento della Marna, a causa dell’incendio della batteria di un monopattino elettrico che ha raso al suolo un palazzone di dieci piani. Quello che è successo è davvero sconvolgente. Quando le fiamme hanno iniziato ad avvolgere l’edificio, un 13enne si  è lanciato, in preda alla disperazione, dal quarto piano.

Il fratello maggiore, invece, è stato rinvenuto carbonizzato nel palazzo, perdendo la vita a soli 15 anni. Gli altri due deceduti sono una 87enne e il figlio della stessa, di 59 anni, che vivevano all’ottavo piano. Versano in condizioni gravissime il patrigno 34enne dei ragazzi deceduti, rimasto fortemente ustionato, mentre altre 26 sono state ricoverate in ospedale.

I vigili del fuoco hanno messo in pericolo la loro stessa vita per domare l’incendio, protrattosi per più di tre ore, che avrebbe potuto avere conseguenze ancora più pesanti. Quello che i soccorritori si sono visti dinnanzi agli occhi è davvero agghiacciante, dal momento che i roghi, legati alle batterie al litio, sono difficilissimi da domare, in quanto le celle tendono ad autoalimentarsi quando bruciano.

Quando la batteria inizia a riscaldarsi, a un certo punto si incendia, sprigionando fumi più tossici di quelli sprigionati da un tipico incendio di un appartamento. Il monopattino, in carica, ha prodotto un fischio, dalla batteria è fuoriuscito del fumo e in pochi istanti, le fiamme hanno invaso tutto.

Chi acquista mezzi come questi, ritiene che siano sicuri, non rischiosi ma il problema della natura chimica delle batterie delle vetture elettriche e l’elevata energia immagazzinata sviluppano incendi particolarmente persistenti e complessi da gestire, col rischio di dover, poi, fronteggiare eco-disastri e decessi come quello verificatosi nella notte, nel quale hanno perso la vita quattro persone.