Governo Meloni, la notizia per chi ha una casa (2 / 2)

Le elezioni del 25 settembre hanno visto Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, vincitrice. La premier, impegnata con la nuova legge di bilancio, non può certo trascurare le prossime scadenze del settore immobiliare, incominciando dai bonus. Anche se è ancora troppo presto per arrivare a conclusioni su come il nuovo governo intenda procedere in quest’ambito, possiamo provare a capire quale sarà la sua posizione.

In che modo? Sulla base di quanto dichiarato in campagna elettorale. Tra i cavalli di battaglie del partito di cui Giorgia è leader, quindi di Fratelli d’Italia,  troviamo l’impignorabilità della prima casa, “salvo ovviamente per il mancato pagamento dell’eventuale mutuo ipotecario che grava su di essa e in caso di prolungata morosità nei confronti del condominio”. Questa è una promessa che, per non rimanere aleatoria, necessiterebbe di legge ad hoc, dato che oggi il pignoramento è ammesso in due casi: quando l’importo complessivo del credito supera i 120mila euro; se sull’immobile è stata iscritta un’ipoteca e sono decorsi almeno sei mesi dall’iscrizione senza che il debito sia stato estinto.

Fratelli d’Italia, in piena campagna elettorale, ha assicurato di voler garantire “zero tasse sui primi 100mila euro per l’acquisto della prima casa” e una revisione dell’Imu per ridurne progressivamente il carico. Si tratta di misure che devono fare i conti con le finanze degli italiani al lastrico e con un quadro economico che è destinato a peggiorare nei prossimi mesi.

La Meloni ha sempre detto di voler favorire l’accesso dei giovani ai mutui. Affinché questo avvenga, occorrerebbe (il condizionale è d’obbligo) introdurre misure ad hoc. Dato che la Banca centrale europea sta aumentando i tassi dei mutui per contrastare l’inflazione, per molti giovani è impossibile accedere alle facilitazioni per i mutuatari under 36 previste dal governo.

Tra le tante proposte da vagliare: un calo generalizzato dell’Imu, un’armonizzazione degli incentivi destinati alla riqualificazione, alla messa in sicurezza e all’efficientamento energetico degli immobili, l’introduzione di una tassazione unica per l’acquisto della prima casa al 2% e l’eliminazione dell’Imu per gli immobili occupati o inagibili. Ma le coperture?!