Sergio Alfieri, direttore del Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche del Policlinico Gemelli di Roma e coordinatore dell’équipe che ha curato Papa Francesco durante il ricovero al Gemelli , oltre ad averlo operato al colon nel 2021 e all’addome nel 2023, ha rotto il silenzio e lo ha fatto in una lunga intervista rilasciata a La Repubblica.
Queste le sue dichiarazioni relative a quello che Bergoglio ha chiesto ai medici: “ci ha chiesto di evitare l’accanimento terapeutico. Se avesse perso coscienza, avremmo dovuto seguire le direttive del suo assistente sanitario personale”, l’infermiere “Massimiliano Strappetti, che per il Santo Padre era come un figlio”.
Alfieri ha precisato che già nel 2021 Papa Francesco gli aveva chiesto a gran voce di evitare l’accanimento terapeutico… cosa a cui è rimasto fedele anche nelle sue ultime ore di vita. Nell’ultimo ricovero, il pontefice ha espressamente domandato di non procedere in nessun caso all’intubazione. In proposito, il medico ha precisato che, pur praticandola, il pontefice avrebbe respirato meglio ma sarebbe stato difficile estubarlo, con i polmoni infettati da virus, funghi, miceti. Così facendo, avrebbero solo prolungato la sua vita di qualche giorno ma nulla di più.
Papa Francesco si fidava poco dei medici, ai quali si era riavvicinato nell’ultimo periodo mentre si affidava ciecamente al suo infermiere personale Strappetti, col quale viveva in simbiosi. Ma veniamo alle ultime ore di vita di Papa Francesco. Alfieri ha dichiarato che si era pensato di trasferirlo di nuovo al Gemelli, ma sarebbe deceduto durante il trasporto, mentre il Pontefice voleva spirare a casa.
Purtroppo l’ictus, cui i soggetti anziani sono più a rischio, soprattutto se si muovono poco, se l’è portato via. Ora che Francesco è deceduto, Alfieri si occuperà degli embrioni abbandonati, come il Papa voleva fervidamente, ma anche di altro. Difatti ha chiosato con queste parole: “Beh non solo. Io sono soprattutto un chirurgo oncologo addominale. Lo farò con il ministro della Salute Schillaci, così come voleva il Papa, e spero con il Vaticano. Vedremo”.