Gli effetti detox del dragoncello per ottenere una pancia piatta

Il dragoncello è una pianta aromatica utilizzata solitamente in cucina per insaporire piatti di vario genere ma possiede anche proprietà detox, antisettiche ed è perfetto come digestivo.

Gli effetti detox del dragoncello per ottenere una pancia piatta

Il Dragoncello (Artemisia dracunculus) è una pianta aromatica originaria della Siberia del sud e della Russia meridionale ed è appartenente alla famiglia delle Asteracee. E’ facilmente riconoscibile grazie al fusto della pianta che forma dei cespugli che possono raggiungere fino ad un metro d’altezza e dalle sue foglie sottili di colore verde scuro.

In cucina, grazie al suo sapore intenso, è un ottimo sostituto del classico sale; può essere gustato in svariati piatti ed è ottimo per insaporire pollo, insalata, pesce e uova ma non solo. Tuttavia non viene impiegato solo in ambito culinario ma possiede svariate proprietà benefiche per l’organismo.  

I benefici per l’organismo

Questa particolare pianta è utile contro il gonfiore addominale poichè ha proprietà digestive ed è l’ideale per chi soffre di pancia gonfia; è in grado di favorire la digestione e se consumato abitualmente svolge una funzione antinfiammatoria capace di contrastare i batteri nell’organismo. 

Consumarlo può tornare utile per avere una pancia piatta poichè vanta un profilo nutrizionale molto basso, 295 calorie ogni 100 grammi di prodotto, difatti è l’ideale per chi è a dieta; come se non bastasse contiene varie vitamine tra cui A, B e C ma anche fibre, acqua, zinco, ferro, potassio, magnesio, rame, sodio, calcio e fosforo.

Il dragoncello inoltre, ha un effetto detox capace di depurare l’organismo; se assunto in modo opportuno è capace di stimolare la bile e la diuresi migliorando il funzionamento di cistifellea e fegato aiutandoli a purificarsi dalle tossine. Consumato prima dei pasti permette di migliorare la produzione dei succhi gastrici ed eliminare i gas intestinali. L’infuso delle foglie di dragoncello è capace di stimolare l’appetito, mentre masticare le sue foglie permette di ridurre la sensibilità delle papille gustative aiutando ad assumere medicinali amari talvolta difficili da ingerire.

 

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