Giuseppe Cruciani, noto giornalista e conduttore de “La Zanzara” su Radio 24, ha recentemente parlato in un’intervista al Corriere della Sera del suo spettacolo teatrale e della sua battaglia contro il politicamente corretto. Insieme a David Parenzo, conduce un programma che definisce “la colonscopia dell’Italia”, affrontando temi come l’ascesa della Lega e di Giorgia Meloni.
Cruciani ha pubblicato un libro intitolato “Via Crux – Contro il politicamente corretto”, criticando la categorizzazione delle persone in base alle preferenze sessuali e sostenendo posizioni libertarie, nonostante venga talvolta etichettato come omofobo. Nel suo programma radiofonico, Cruciani gestisce apertamente il “odio sociale” che emerge tra i chiamanti, senza censurare le opinioni anche estreme, ma bilanciando con politica, polemiche, ospiti e momenti comici.
Ma a lasciare di stucco è stata soprattutto una sua confessione circa un episodio che risale alla sua gioventù. In sostanza, ha ammesso che era solito frequentare le serate anticonformiste e spregiudicate del Muccassassina, a Roma, organizzate proprio da Vladimir Luxuria.
In una di queste serate, Cruciani si è trovato a fare i conti con una situazione per lui decisamente ambigua: “Una sera, al Muccassassina, ho avuto un’attrazione per un tipo alla Freddie Mercury, vestito di pelle, ci siamo scambiati sguardi, avvicinati, ma al dunque non ho concluso. Forse il nonno Rosati nella mia testa mi ha bloccato”.
Un episodio sinora inedito quello raccontato dal buon Cruciani, che, ironia della sorte, si è ritrovato molto vicino a vivere un’esperienza omosessuale. Alla fine non è successo nulla, ma le sue dichiarazioni stanno comunque suscitando molto scalpore.