Giuseppe Conte totalmente infuriato: l’annuncio poco fa (2 / 2)

Giuseppe Conte, durante il suo intervento per commentare il risultato elettorale, sulla base del fatto che, proprio il reddito di cittadinanza consente a milioni di italiani di andare avanti, ha ribadito con forza l’esigenza che non venga modificato, proprio per non far cadere nel baratro famiglia già in ginocchio a causa della crisi economica e umanitaria in corso. Si tratta di famiglie, con figli a carico, senza lavoro, che non saprebbero come poter sopravvivere senza questa misura di sostegno.

Guai a chi lo tocca, saremo una barriera insuperabile. Chi lo tocca dovrà fare i conti con noi”. Queste le parole che ha tuonato il leader del M5S alla stampa, dopo aver ascoltato il discorso della Meloni, riguardo al reddito di cittadinanza, sostenendo, inoltre, che la sua forza politica diventerà un vero baluardo, una “barriera insuperabile” contro chi vorrà cancellare la misura a sostegno del reddito. Con lo spoglio dei voti, nell’ambito del M5S si è comunque respirata un’atmosfera più ottimistica, dato che i sondaggi di soli pochi mesi fa, vedevano il movimento fondato da Beppe Grillo, addirittura al di sotto del 10%.

Giorgia Meloni, che quasi sicuramente sarà la premier del prossimo governo, nelle sue intenzioni non va verso l’abolizione del reddito di cittadinanza in toto, ma è propensa ad una rimodulazione che consentirà di percepirlo solo a chi ne ha realmente diritto, e cioè le persone inabili al lavoro e le persone che vengono espulse dal circuito lavorativo. La Meloni vuole abolire il reddito di cittadinanza per i cittadini più giovani che sono nella condizioni di poter lavorare e di potersi formare per entrare a pieno titolo nel circuito produttivo del paese.

Questa sua visione della misura è molto diversa da quella voluta dal M5S che invece ha consentito a tutti i disoccupati, indipendentemente dall’età e dalle condizioni fisiche, di poter fruire della prestazione. Insomma, ancora una volta, come peraltro già previsto, il Rdc continua ad alimentare tensioni e si cerca di trovare una soluzione che non vada ad intaccare chi davvero ha bisogno di questa misura di sostegno, specie in tempi di crisi, legati al caro vita e agli esorbitanti incrementi in corso.

La questione Rdc va ad aggiungersi ad una innumerevole serie di argomenti che dovranno essere vagliati dal nuovo esecutivo, dalla flat tax, uno dei cavalli di battaglia della colazione, alla riforma Irpef, con la graduale introduzione del quoziente familiare, sino alla pace fiscale. Staremo a vedere cosa accadrà. Intanto la preoccupazione dei percettori del Rdc è alle stelle.