Giuliano Ferrara noto giornalista è intervenuto contro appunto gli attivisti della Flotilla. Il cronista ha giudicato con paole molto forti quanto effettuato dagli attivisti e le sue parole non sono assolutamente piaciute alla pubblica opinione.
“Sarebbe disdicevole e disumano, ma un buon contrappasso, se i flottiglieri fossero trattenuti, non dico sottoterra, per lo stesso numero di giorni degli ostaggi del 7 ottobre, parlamentari compresi” – questa era stata la provocazione lanciata su X dallo stesso Ferrara che aveva fatto immediatamente il giro dei social.
“Ma uno sciopero generale per la liberazione degli ostaggi proprio no?” – aveva detto poi il cronista in riferimento ai cittadini israeliani sequestrati da Hamas e fatti prigionieri. Le parole di Ferrara sono arrivati all’indomani di quanto sostenuto anche dal sindaco di Reggio Emilia Marco Massari.
A tutto questo ha risposto anche Francesca Albanese. “Non giudico il sindaco e lo perdono. Ma non dica più una cosa così”. Festeggiare una che considera un oltraggio chiedere la liberazione degli ostaggi è, caro Pd, un passaggio decisivo: dalla civiltà alla barbarie” – ha detto Albanese.
Le parole di Ferrara non sono assolutamente piaciute e sulle stesse si è aperta una ampia discussione. Ricordiamo che tra gli attibisti della Fltilla ci sono circa 46 italiani che sono stati fermati e adesso attendono di poter tornare a casa in qualche modo. Alcuni parlamentari a bordo della Flotilla sarebbero già tornati in Italia.
“Votare per la linea contraria alla fine politica e militare di Hamas e contro cessate il fuoco e liberazione degli ostaggi, in qualsiasi forma, in qualsiasi campo largo o stretto, sarebbe una macchia indelebile” – aveva detto poi Ferrara ribadendo il suo pensiero.