Giuliacci: "Come sarà l’estate 2024? Super rovente, ma…" (2 / 2)

Secondo l’esperto meteo, il colonnello Mario Giuliacci, la prossima estate potrebbe essere molto calda come le precedenti e forse molto di più. Questo complice l’anticiclone africano che sempre più spesso si affaccia dalle nostre parti e sul bacino del Mediterraneo.

Se diversi anni fa la circolazione dell’aria e del clima mite era influenzato in particolare dal più fresco anticiclone delle Azzorre, ormai da diversi anni a questa parte si assiste ad una presenza dell’anticiclone africano per buona parte dell’anno.

Questo non fa altro che portare temperature sopra la media in mesi che dovrebbe essere più freschi. Ma attenzione in quanto il colonello Giuliacci è sicuro di una cosa, ovvero che se l’estate meteorologica che comincerà il prossimo 1 giugno sarà sicuramente calda ci potrebbero essere delle sorprese.

“Se dovessimo affidarci alla statistica, potremmo immaginare un’estate super rovente, anche più di quella dell’anno scorso. La statistica dice che negli ultimi cinque anni ci sono state le estati più calde di sempre. Le probabilità che sia come quelle degli anni passati è elevatissima” – queste le parole di Mario Giuliacci.

Per Giuliacci due fattori potrebbero influenzare il meteo della prossima estate. Infatti l’esperto ha dichiarato che l’anticiclone africano è in ritardo sul nostro Paese di circa 15 giorni quindi non è escluso che anche ai primi di giugno potremo avere delle temperature un po’ incerte diciamo.

Per quanto l’arrivo della prima fiammata africana bisognerà sicuramente aspettare dopo il 10 giugno quando il tempo dovrebbe cominciare ad essere più stabile. La seconda novità è che “la primavera è stata molto piovosa al Centro-Nord, poco al Sud” – così ha detto Giuliacci il quale ha affermato che questo è un fatto positivo “perché gran parte del calore solare, che arriverà in giugno, luglio, dovrà essere speso per fare evaporare questo eccesso di umidità nel suolo e non andrà a riscaldare il suolo e la sovrastante atmosfera” – queste le parole del colonello.