Nonostante tutte le bugie detto, Alessandro ha continuato a fingere di essere davvero preoccupato per la fidanzata Giulia e per la sua scomparsa. Mentre vengono diffusi online e nel paese i volantini con le generalità di Giulia, lui continua a costruirsi un alibi.
E come se niente fosse manda dei messaggi sul telefono cellulare di Giulia. “Dove sei?” – così le scrive Alessandro dopo la mezzanotte di sabato 27 maggio. Fingendosi sempre preoccupato, mentre il caso comincia a diventare di portata nazionale, si reca dai carabinieri di Senago denunciando la scomparsa della fidanzata.
Ma sono proprio i militari di Senago che intuiscono come nel suo racconto ci sia qualcosa che non va: nel frattempo giungono da Sant’Antimo i genitori di Giulia e da Genova la sorella Chiara. E il cerchio comincia a stringersi attorno ad Alessandro.
Che poi qualche giorno dopo, rientrando a casa, trova i carabinieri dei Ris che stanno eseguendo dei rilievi. Ed è lì, in quel momento, che forse consapevole del suo destino Alessandro crolla confessando il misfatto dopo un lungo interrogatorio in caserma.
E fanno rabbrividire i messaggi che continuava a mandare alla povera Giulia che proprio per mano sua aveva perso la vita. “Baby, dove sei?? Ci stiamo preoccupando tutti!” – questo uno dei messaggi scritti da Alessandro attorno alle 18:00 di domenica 28 maggio.
Dopo di ciò i carabinieri scoprono tutto e dopo le formalità di rito Alessandro viene trasferito nella casa circondariale di Milano San Vittore, dove si trova tutt’ora. E secondo gli inquirenti sarebbe stato lo stesso Alessandro a scrivere i messaggi sia ad una amica di Giulia che a sua madre stessa, dove “Giulia” si diceva turbata in quanto aveva litigato con il fidanzato e perché la loro storia era finita. In quel momento Giulia invece non c’era più da qualche ora, saranno i carabinieri su indicazioni dello stesso Alessandro a trovare il corpo in una striscia di terreno nei pressi di un box in via Monte Rosa a Senago.