Giulia Tramontano, l’esito dell’autopsia è appena arrivato (2 / 2)

Giulia Tramontano è  stata colpita fatalmente  con trentasette coltellate, di cui due letali al collo. E’ emerso questo dai primi risultati dell’autopsia eseguita sul corpo della giovane donna, cui è stata tolta la vita al settimo mese di gravidanza, nell’abitazione situata in va Novella, a Senago, nell’hinterland milanese, il 20 maggio. A stroncarne l’esistenza, il  suo fidanzato reo confesso,  Alessandro Impagnatiello.

Dagli esami è emerso che la 29enne non ha provato a difendersi. Le coltellate sono state inferte quasi tutte nella parte alta del corpo, tra cui anche al volto, e una ha perforato un polmone, mentre non ci sono  segni di coltellate al ventre.

La Procura di Milano indaga per omicidio aggravato, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza non consensuale, ma dai primi risultati dell’esame autoptico sul corpo martoriato della povera Giulia  emerge tutto l’orrore messo in atto dal barman 30enne dalla doppia vita.

Gli esami tossicologici, che dovrebbero dimostrare la presenza o meno di sostanze nel corpo di  Giulia, incominciando dal veleno per topi trovato nello zaino di Impagnatiello, occorrerà più tempo. C’è poi un’altra grossa difficoltà legata alla datazione del femminicidio,  per  via della presenza, sul corpo  della 29enne di Sant’Antimo, di ustioni che hanno alterato i tessuti. Da un punto di vista giuridico, la posizione del piccolo Thiago potrebbe cambiare nel caso in cui a Giulia fosse iniziato il travaglio.  Questo è ciò che l’avvocato Giovanni Cacciapuoti, legale della famiglia Tramontano, ha dichiarato, quando ha lasciato l’istituto di medicina legale. “Non sappiamo se sotto lo stress dell’azione omicidiaria, ci possa essere stato un impulso di incremento, per esempio dell’ossitocina. Se fosse iniziato il travaglio ci sarebbe una mutazione del capo di imputazione”.

Il legale ha aggiunto: “Per avere la disponibilità della salma – serve qualche giorno, anche per poter organizzare il rito funebre a Giulia e al piccolo Thiago. La metà della prossima settimana speriamo di avere il corpo per poter provvedere ai funerali. La famiglia è tramortita per questo dolore, ma sa che servono questi tempi per gli accertamenti. Oggi era presente il papà con un altro familiare”.