A finire sotto la lente di ingrandimento degli investigatori sarebbero in queste ore soprattutto i movimenti di Impagnatiello, per tentare di ricostruire nel dettaglio la questione dell’occultamento del corpo. Il colpevole ha confessato di essersene disfatto nella notte tra il 30 e 31 maggio, ma non si hanno ancora prove in merito.
A tal proposito le forze dell’ordine hanno sequestrato ed analizzato i video delle telecamere di sorveglianza della zona. Da questi filmati è emerso come ci siano stati degli spostamenti del barman in auto proprio nella notte tra il 30 e 31 maggio, quello in cui si sarebbe disfatto del corpo.
La versione fornita dal barman sarebbe quindi coerente con i filmati analizzati dagli specialisti forensi: Impagnatiello avrebbe conservato il corpo per 3 giorni tra garage, cantina e auto prima di sbarazzarsene abbandonandolo in un’intercapedine a poche centinaia di metri dalla propria abitazione a Senago.
Dopo aver già effettuato tutte le analisi tecniche e scientifiche sugli oggetti in casa, il prossimo 28 giugno è in programma un altro appuntamento decisivo, quello degli esami biologici irripetibili che i Ris di Parma eseguiranno sulle tracce di sangue e DNA trovati nell’appartamento.
Altro nodo da sciogliere è quello sulla possibile presenza di complici, in particolare relativamente alla fase dell’occultamento del cadavere. Per il momento non vi sarebbero prove in merito, ma le indagini vanno avanti anche su questo fronte. Inoltre possono risultare decisive le informazioni che emergeranno dall’analisi del cellulare di Impagnatiello, dove si cercheranno le prove della presunta premeditazione. Si attendono aggiornamenti nei prossimi giorni.