Giulia Tramontano, arriva l’autopsia sul corpo della ragazza (2 / 2)

Subito dopo la confessione, Alessandro Impagnatiello è stato trasferito nella casa circondariale di San Vittore in una cella per i detenuti ‘a rischio al quinto raggio’. Il colpevole del delitto vive totalmente isolato dagli altri detenuti ed è sorvegliato a vista dalla polizia penitenziaria, che temono in gesti estremi come il suicidio.

C’è grande attesa, intanto, per l’autopsia sul corpo di Giulia in programma per oggi. L’esame del medico legale chiarirà con maggiore precisione la dinamica dell’aggressione, come per esempio i colpi inferti, il presunto tentativo di avvelenamento con il veleno per topi ritrovato nell’abitazione ed ulteriori dettagli che potrebbero configurare l’aggravante della premeditazione per il momento esclusa dal GIP.

Poche ore prima che si consumasse il delitto il barman aveva fatto delle ricerche molto sospette su Internet, dove aveva cercato: “Veleno per topi sugli esseri umani”.

Si chiarirà, inoltre, la natura delle coltellate inferte alla vittima e se il colpevole abbia infierito sul corpo, configurando così anche l’aggravante della crudeltà. Sarà importante appurare l’orario del decesso del bambino che Giulia portava in grembo ed il giorno esatto in cui Impagnatiello si è liberato del corpo.

Oltre all’esame autoptico, le indagini intanto proseguono e gli inquirenti continuano ad ascoltare i testimoni e ad analizzare i dispositivi elettronici appartenenti sia a Giulia che al barman. Il 15 giugno inoltre saranno svolti gli accertamenti irripetibili su tre computer e un tablet sequestrati nell’appartamento di Impagnatiello.