Giulia muore a soli 18 anni tra le braccia dei suoi cari (2 / 2)

Rivoltella, frazione di Desenzano, è sotto choc per l’improvvisa dipartita di Giulia Mascheroni, giovane concittadina, di soli 18 anni, venuta a mancare tutto ad un tratto dopo un malore accusato mentre si trovava in casa. Si è sentita male, ha perso i sensi, sino a che l’incubo ad occhi aperti dei suoi genitori si è materializzato.

L’allarme è stato lanciato immediatamente e i soccorritori, rendendosi conto della gravità della situazione per non perdere tempo prezioso, l’hanno trasportata in elicottero all‘ospedale Civile di Brescia dove i medici che l’hanno presa in carico hanno fatto l’impossibile pur di salvarla, sino a quando si sono dovuti arrendere, constatando l’avvenuto decesso.

“Ci ha lasciato la nostra adorata”. Queste le parole dei genitori di Giulia. Una famiglia unita, quella formata da mamma Violeta e papà Lorenzo, cui si univa l’amore di zia Monica e dei nonni Lyuda e Porfir. A stroncare la 18enne, dall’effettuazione dell’esame autoptico, è stata un’aneurisma cerebrale, una dilatazione di un’arteria cerebrale che, nei casi più gravi, può provocare emorragia e anche morte

L’aneurisma, per chi non lo sapesse, è causa di ictus (circa 200mila casi l’anno), la terza causa di morte in Italia dopo gli infarti e malattie cardiovascolari, e i tumori (solo nel 2020 e nel 2021 la prima causa di morte fu il Covid). Domani pomeriggio, alle 14.30 ,nella chiesa di San Michele Arcangelo di Rivoltella, sarà il momento dell’ultimo saluto, quello dei funerali cui si prevede un afflusso di tantissima gente.

Al termine della cerimonia funebre, si proseguirà per il cimitero della frazione, dove la giovane studentessa verrà sepolta. Un dolore troppo forte, non solo per la comunità in cui viveva ma per l’Italia intera che, in queste circostanze, si stringe al dolore dei genitori rimasti orfani; un qualcosa che va contro natura ma che, purtroppo, accade, seminando devastazione, incredulità, sconcerto, disperazione. Un vuoto, quello lasciato dalla perdita di un figlio, che nessuno mai potrà colmare. Difficile, anzi, impossibile da accettare, anche se si ha fede, anche se si crede che un giorno ci si potrà ricongiungere con colui o colei a cui si è data la vita. Tutti noi, da Nord a Sud della nostra Penisola, ci uniamo al dolore dei  familiari di Giulia, porgendo loro le nostre più sentite condoglianze.