Tutta la comunità di Castenaso, sin da quando si è appresa la terribile notizia, si è stretta attorno alla famiglia Pisanu, attorno a papà Vittorio, di origini sarde, a mamma Tatiana, rumena e a Stefania, che in un certo senso ha fatto da madre oltre che da sorella maggiore, nella loro villetta a 2 piani di colore senape e rosso, che hanno lasciato aperta per consentire a tutti di esprimere il loro cordoglio.
Papà Vittorio, titolare di un’azienda di traslochi, colui che ha sentito l’ultima volta la voce di Alessia, la minore delle sue figlie, intorno alle 6 di domenica mattina, è distrutto dal dolore per non essere andato a prenderle, come faceva sempre, dalla stazione e per averle lasciato andare da sole in treno a Riccione, data la loro insistenza nel volersi andare a divertire…lui che sabato non si sentiva bene.
Poi ci sono gli amici delle due sorelle, che, presenti ai funerali, continuano a ripetere: “Poteva esserci qualcuno di noi al loro posto, non si può morire così, ma perché succedono queste cose terribili? Bisogna riflettere e pensare”. Difficile trattenere le lacrime durante i funerali di Giulia e Alessia, di fronte a quelle due bare bianche con corone di girasoli, gerbere e rose bianche e sopra le loro foto.
Anche alcuni genitori presenti per accompagnare i loro figli non sono riusciti a parlare, dicendo solo: “È difficile essere qui, al funerale di due giovani, bellissime ragazze, coetanee dei nostri figli. Non si capisce perché queste cose avvengano, ma quando avvengono devono farti riflettere”.