Giulia e Alessia, travolte e uccise dal treno: la madre rompe il silenzio. Le sue parole (2 / 2)

Purtroppo non è andata così sabato sera. Queste le sue parole: “Io non volevo che andassero in discoteca sabato sera. Ma loro hanno insistito, insistito… Mi hanno preso per sfinimento. E alla fine ho ceduto, ho detto sì…”. L’uomo, titolare di una ditta di traslochi, lavorava e viveva per le loro figlie, che erano la sua ragione d’esistere. 

Non si riesce a dare pace perché sabato, sentendosi molto stanco, dinnanzi alla loro insistenza, le ha lasciate andare da sole a Riccione in treno. Vittorio però avrebbe posto, si apprende ora, una condizione tassativa alle loro figlie: quella che sarebbe andato lui a prenderle a Riccione. Ma, a seguito delle accurate ricostruzioni fatte dagli agenti della Polfer dell’Emilia Romagna, le cose, purtroppo, sono andate diversamente.

Intorno alle 6 del mattino, Alessi, la figlia più piccola, avendo il cellulare scarico, utilizzando quello di un ragazzo 24enne conosciuto poco prima in discoteca, ha chiamato al padre, dicendogli: “Tranquillo papà. Il mio cellulare è scarico, a Giulia lo hanno rubato. Va tutto bene, stiamo andando in stazione e torniamo a casa”. Queste sono le parole che hanno preceduto il tremendo impatto che le ha uccise.

A rompere il silenzio, ora, è la madre di Giulia e Alessia, Tatiana; una donna rumena, separata da circa 1 anno da Vittorio, che era tornata a vivere in Romania. Informata dell’immane tragedia, la donna è rientrata in Italia, da Bacau, assieme alla madre, prendendo il primo volo disponibile. Tatiana è una donna distrutta. Scuotendo la testa e riuscendo a stento a trattenere lacrime pesanti mentre parla con il sindaco di Castenaso, Carlo Gubellini, ha dichiarato: “È un grande dolore. Erano due giovani molto responsabili e non mi spiego“, aggiungendo: “Non ci sono parole per questo dolore, tanti perché che resteranno senza risposta” .

La donna, che da dicembre si era trasferita in patria, è tornata a Castenaso per piangere la peggiore sciagura che possa capitare a un genitore: la perdita di 2 figlie,“un dolore oltre ogni misura”. Intanto una lunga fila di macchine, di concittadini, parenti e amici, continuano ad arrivare nella villetta dove le ragazze vivevano, portando mazzi di fiori davanti al cancello per mostrare tutta la loro vicinanza alla famiglia Pisanu.