Giulia e Alessia, travolte e uccise dal treno: Il padre rompe il silenzio. Le sue parole (1 / 2)

Giulia e Alessia, travolte e uccise dal treno: Il padre rompe il silenzio. Le sue parole

Giulia e Alessia Pisanu, due vite stroncate a soli 15 e 17 anni da un Frecciarossa che, andando a 200 km orari, nonostante abbia provato in tutti i modi a fermarsi, non ha potuto evitare l’investimento.

Così, in frazioni di secondo, la vita di queste due splendide sorelle, è stata stroncata. Stando ad una prima ricostruzione, erano arrivate a Riccione nel pomeriggio di sabato, trascorrendo la serata nella discoteca Peter Pan.

Poi Giulia, la più grande, ha subito il furto della borsa, contenente portafoglio e cellulare, mentre Alessia, la più piccola, aveva il telefono scarico. Un ragazzo di 24 anni, il cui racconto è fondamentale per gli inquirenti, ha offerto loro un passaggio nella stazione di Riccione, prestando loro il telefono in modo che potessero avvisare il padre Vittorio del loro rientro.

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“Papà, stiamo tornando”. Queste le ultime parole prima dell’impatto fatale. Alessia, con un abito verde e degli stivali in mano, era seduta sulla banchina, mentre Giulia, vestita di nero, ad un tratto, è scesa sui binari.

Non si sa perché lo abbia fatto e forse nessuno lo saprà mai. Quel che è certo è che Alessia, ha superato il dislivello di 50 metri che la separava dai binari, tentando di salvare la sorella, ma è stata investita anche lei.