Papà Gino è diventato un volto familiare, quello che avremmo tanto voluto proteggere dal destino che, spietatamente, si è portato via prima la moglie e poi la figlia. Gino, i giorno precedente quello dei funerali di sua famiglia, si è lasciato andare ad uno struggente messaggio postato sul suo profilo Linkedin . Come diramato a mezzo stampa, nel 2018 ha fondato 4neXt, un’azienda che, in particolare, vende prodotti per la gestione dei dati.
Gino è un ingegnere informatico che ha avviato, da diversi anni, la sua prima impresa nel settore dell’elettronica, lavorando sia a livello nazionale che internazionale, arrivando sino agli Usa, al Regno Unito, alla Spagna e alla Francia, in modo da poter scoprire le varie strategie di vendita e di marketing di ogni singolo paese con cui collabora.
Un uomo cui la vita ha regalato successi ma anche una sofferenza immane, quella della perdita di due delle sue ragioni di vita, la moglie e, un anno dopo, quel maledetto sabato 11 novembre, anche Giulia, sua figlia che si sarebbe laureata, coronando il suo sogno. Gino ha deciso, via Linkedin, di comunicare a tutti coloro che lo seguono, una cosa molto importante: la pausa lavorativa, importante, dice, ” quando la vita ci mette alla prova in modi inimmaginabili “.
In questo annuncio è racchiusa la grande umiltà di questo padre orfano che qualcuno vorrebbe inarrestabile, ma che è, in primis, un individuo, con tutte le sue fragilità, sensibilità, con i suoi dolori e che, con la grande maturità, ha imparato a non nascondere.
A questo annuncio di pausa lavorativa ne è seguito un altro che righerebbe gli occhi di lacrime a tutti, anche sai meno sensibili. Gino, difatti, ha aggiunto: “Sto anche riflettendo su un nuovo impegno civico che accompagnerà i miei viaggi. Desidero incanalare il dolore in azioni positive, che possano aiutare chi si trova nelle stesse situazioni di Giulia” per poi ringraziare tutti coloro che gli stanno vicino. Un uomo, un padre, che, nel dolore immane del femminicidio di sua figlia Giulia, ha deciso di continuare a far del bene, di essere d’aiuto alle giovani donne o a chi si trova a vivere una situazione come quella vissuta dalla 22enne.