Giovanni Rezza rompe il silenzio: l’annuncio (2 / 2)

Il vaccino AstraZeneca, protagonista di un ruolo significativo nelle prime fasi della campagna di vaccinazione contro il COVID-19, è stato ritirato a livello mondiale. Tuttavia, secondo il professor Giovanni Rezza, professore di Igiene all’Università San Raffaele di Milano, questa decisione non comporterebbe cambiamenti sostanziali per l’Italia.

In un’intervista al Corriere Roma, Rezza ha chiarito che in Italia l’uso del vaccino AstraZeneca è stato interrotto da tempo: Da metà del 2021, in Italia, i vaccini Astrazeneca non si usano più. Quindi il loro ritiro è un intervento poco significativo dal punto di vista pratico. Nulla cambia sul piano della sicurezza“. Pertanto, il ritiro globale del vaccino ha un impatto limitato sul fronte pratico e non cambia la situazione in termini di sicurezza.

L’annuncio del ritiro del vaccino è giunto dall’Agenzia europea per i medicinali il 7 maggio, sottolineando che non è più autorizzato all’uso. AstraZeneca ha dichiarato che la decisione è stata presa in quanto verranno resi disponibili vaccini più recenti, efficaci contro le nuove varianti di COVID-19. Rezza concorda sul fatto che il vaccino AstraZeneca non aveva più mercato, non essendo stato aggiornato, e che esistono alternative più efficaci sul mercato.

Tuttavia, nonostante la sua efficacia, il vaccino AstraZeneca è stato associato a un rischio raro ma grave di trombosi con trombocitopenia. Questo effetto collaterale, sebbene raro, è stato motivo di preoccupazione e ha influenzato la decisione di ritirare il vaccino.

Rezza ci ha tenuto a sottolineare che il vaccino AstraZeneca, insieme agli altri vaccini, ha svolto un ruolo fondamentale nella risposta alla pandemia. In conclusione, mentre il ritiro del vaccino AstraZeneca può suscitare domande e preoccupazioni, secondo il professor Rezza non cambia significativamente la situazione in Italia, e l’importante è continuare a seguire le raccomandazioni delle autorità sanitarie per garantire la sicurezza e la protezione della popolazione contro il COVID-19.