Un lunedì decisamente da dimenticare, quello odierno . Stamattina, 4 agosto, una poliziotta si sarebbe tolta la vita all’interno del suo ufficio, nella Questura di Brindisi, sparandosi con la pistola d’ordinanza. Si chiamava Sandra Manfrè , era giovanissima e brillante sul piano professionale e umano , ma, a soli 35 anni, lei, vice questore aggiunto, se n’è andata, lasciando nello strazio la sua famiglia e, in particolare, il marito e una figlia di 3 anni.
A riportarci la triste notizia è l’ Ansa. Sono stati i colleghi a lanciare l’allarme ma i soccorsi, seppur tempestivi, si sono rivelati inutili, i quanto il personale del 118 ha solo potuto constatare l’avvenuto decesso.
Al momento non si conoscono i motivi per cui la 35enne, vice dirigente della Squadra mobile, avrebbe commesso il gesto estremo ma il suo decesso ha scosso la comunità e i suoi colleghi. Non ci sono dubbi sulla natura volontaria del gesto, dopo gli accertamenti di rito la salma verrà affidata ai familiari.
Sandra Manfrè era siciliana e la sua era una brillante carriera, diventando vice questore aggiunto della polizia. La poliziotta prestare servizio alla Questura di Brindisi dal 2022 , dove si è consumato il gesto estremo proprio questa mattina. La donna lascia il marito, poliziotto proprio come lei, in servizio presso il commissariato di Mesagne, e la loro figlia di 3 anni.
Viveva con la famiglia a Mesagne e qualche mese fa aveva perso il padre, come riporta BrindisiReport, il sito locale che, per primo, si è occupato della triste notizia . Non ci sono parole per l’accaduto ma tantissima amarezza e quel senso di impotenza che ci pervade, facendoci riflettere sulla caducità della vita terrena e su come tutto cambi irreversibilmente da un momento all’altro.