Giorgia Meloni non si trattiene: "Devo dire una cosa su Beppe Vessicchio" (2 / 2)

Il cordoglio per la scomparsa di Peppe Vessicchio ha toccato profondamente il mondo della politica italiana, con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha voluto ricordare il Maestro come un simbolo della cultura musicale e della tradizione del Paese. “Un artista di grande cultura musicale che ha dato tanto e che ci mancherà. ‘Dirige l’orchestra il maestro Peppe Vessicchio’ non era solo una frase: era casa, era Italia. Buon viaggio”, ha scritto Meloni sui social, sottolineando quanto la figura di Vessicchio fosse diventata un punto di riferimento emotivo e culturale per intere generazioni.

Anche il pentastellato Giuseppe Conte ha voluto esprimere il proprio sentimento di lutto:È un grande lutto per il mondo della musica. È un lutto per tutti noi, che colpisce i nostri ricordi comuni di tanti Sanremo in famiglia con la sua maestria e la sua simpatia a farci compagnia. Ciao Peppe Vessicchio”. Il vicepremier e ministro dei trasporti (in quota Lega) Matteo Salvini ha aggiunto: “Addio al Maestro Peppe Vessicchio. Un grande della musica italiana. Sanremo non sarà più lo stesso senza il suo sorriso. Una preghiera”.

Il mondo dello spettacolo ha seguito a ruota con un’ondata di ricordi e omaggi, tra affetto e commozione. Fabio Fazio ha evocato la gentilezza e la disponibilità di Vessicchio, ricordando la collaborazione per il libro su Mozart e sottolineando la naturalezza con cui il Maestro creava rapporti profondi e sinceri. Luciana Littizzetto, attraverso i social, ha ripercorso episodi di complicità condivisi durante il Festival di Sanremo, tra risate e momenti di spontaneità, come il celebre siparietto del 2013 in cui il Maestro si sedette per esaudire il suo desiderio di tagliare qualche pelo della barba. Amadeus, con un messaggio intriso di affetto, ha scritto: “La scomparsa del Maestro Vessicchio è per me un dolore forte e improvviso. Ci conoscevamo da 30 anni e fino a pochi giorni fa abbiamo riso e scherzato, in onda e dietro le quinte. Mancherai tanto a tutti. Ciao Peppe”. Fiorello ha sintetizzato il sentimento collettivo con un semplice e intenso “Ti abbiamo amato tutti”, mentre Gino Paoli ha ricordato il talento e l’umiltà del Maestro, definendolo “musicista e arrangiatore straordinario” e sottolineando quanto fosse una persona capace di trasmettere conoscenza e passione senza mai imporsi.

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Maria De Filippi ha reso omaggio a Vessicchio ricordando i suoi occhi sempre sorridenti e comprensivi, simbolo di saggezza e autorevolezza, mentre Carlo Conti ha parlato del ruolo del Maestro come protagonista del Festival di Sanremo e della musica italiana in generale, sottolineando l’importanza della sua guida e della sua professionalità. Tullio De Piscopo ha ricordato il legame musicale unico tra loro, evocando un rapporto fondato su rispetto, amicizia e una profonda comprensione del linguaggio della musica. Anche Claudio Baglioni, Rita Pavone e lo Zecchino d’Oro hanno espresso il proprio affetto e la gratitudine verso una figura capace di trasmettere valori di umanità, dedizione e inclusione attraverso l’arte.

Non sono mancati i tributi dal mondo dello sport, con il Napoli e il presidente(nonché produttore cinematografico) Aurelio De Laurentiis che hanno ricordato il Maestro come grande tifoso azzurro e come “indimenticabile direttore d’orchestra del Festival di Sanremo”, unendo al cordoglio nazionale anche quello della città di Napoli e della sua comunità sportiva.Tra messaggi di colleghi, artisti, presentatori e tifosi, emerge chiaramente come Peppe Vessicchio abbia saputo parlare al cuore di tutti, trasformando la musica in un linguaggio universale di emozione e umanità. La sua eredità non risiede solo nelle note che ha diretto, ma nella capacità di unire persone di ogni età e provenienza, rendendo ogni esibizione un momento di condivisione e bellezza senza tempo.