Giorgia Meloni nella nuova villa con piscina, si scatenano i commenti (2 / 2)

Giorgia Meloni   è finita nuovamente al centro dei riflettori e questa volta per la sua scelta di trasferirsi nella sua nuova villa con piscina , che secondo Il Fatto Quotidiano sarebbe avvenuta prima dell’atto definitivo, in quanto stanca di dover   attendere la fine lavori , venendo ospitata, nel frattempo,  nella casa del senatore di Fratelli d’Italia Giovanni Satta. che ha lasciato poco prima delle elezioni europee per potersi trasferire nella sua nuova villa.

Ma andiamo con ordine, dal momento che bisogna andare a ritroso nel tempo, esattamente al 30 marzo 2023,  quando  Giorgia Meloni,  come riportato da open,  ha firmato un preliminare di vendita per una villa da 1,1 milioni a Roma Sud.  Su open, nostra fonte di riferimento,  si legge: “I proprietari Massimiliano e Serafino Scarozza hanno incassato una caparra di 300 mila euro. Patrizia Scurti, che ha firmato l’atto per la premier, si è impegnata per conto di  Meloni a versare gli altri 800 mila euro dopo che i venditori avranno fatto opere per 359 mila euro.  Tra cui una nuova piscina di 9 per 3,5 metri”.

I lavori   dovevano essere terminati il  30 settembre 2023  ma, essendo in ritardo rispetto alla tabella  di marcia,   come riportato da Il Fatto Quotidiano, Giorgia si è trasferita nella  sua nuova villa grazie a un atto di immissione in possesso anticipato, potendo disporre dell’immobile limitatamente ad una parte del giardino e dell’ abitazione.

 

Nell’intervista a Marco Lillo,  la Meloni ha ribadito di non aver usufruito delle agevolazioni del Decreto Salva-Casa.  Il Fatto Quotidiano le ha chiesto  come mai la sua scorta si trovasse sia nella vecchia che nella nuova residenza e su questo Giorgia è stata chiara,  dicendo che la polizia ha voluto presidiare entrambe le abitazioni. A quel punto, incuriosita, la premier si è rivolta a Lillo, chiedendogli:  “Ma lei come fa a sapere che per alcuni giorni ci sono stati due dispositivi di polizia, uno nella vecchia casa e uno nella nuova? La ha informata la polizia stessa? Oppure lei viene sotto casa mia ogni giorno? O, per caso, chiede a qualcuno di informarla su cosa accada sotto casa mia? E se così fosse, in cambio di cosa? Mi aspetto una risposta molto precisa su questo, perché la fattispecie che lei abbia una informazione così circostanziata che riguarda il luogo dove dimoro, mi permetta, è molto inquietante”, come riportato da open. 

Lillo  le ha risposto a tono, dicendole:  “Per la seconda volta dopo 5 mesi, siamo passati davanti alla vecchia casa e proprio in quei giorni era in corso il suo trasloco. Nessuno dei suoi vicini ci informa. Men che meno a pagamento. Ci permettiamo due notazioni. 1) Il complesso di persecuzione stona in capo a chi nomina i vertici dei servizi segreti e delle forze di polizia. 2) Essendo anche lei giornalista (in aspettativa non retribuita al Secolo d’Italia) dovrebbe sapere che in democrazia le domande le fanno i giornalisti al premier, non il contrario”. La polemica continua, insomma.