Gino Cecchettin lascia tutti di sasso: "Potrei perdonare Turetta ma deve…" (2 / 2)

 

Gino Cecchettin,  a poche ore dalla pronuncia della sentenza di condanna all’ergastolo di  Filippo Turetta, ha fatto delle dichiarazioni inaspettate, che hanno spiazzato milioni e milioni di lettori, sparsi per la penisola, che stanno seguendo il caso del femminicidio della studentessa 22enne. 

Gino ha detto:  “Perdonarlo? Non lo escludo, anche se mi ci vorrà del tempo”,   aggiungendo: “Nel momento in cui il percorso viene fatto da entrambi, nel modo giusto. Quindi ci deve essere chiaramente un perdono sincero, e un percorso riabilitativo di un certo tipo. Immagino ci voglia del tempo, perché si arrivi a questo, ma io non lo escludo, ecco”. 

Parole  che probabilmente, non tutti i genitori sarebbero riusciti a proferire,  queste, ma che ci fanno riflettere, specie nel passaggio in cui Gino spiega cosa Turetta dovrebbe  fare: ” Filippo dovrebbe, probabilmente, aiutare a capire il fenomeno che l’ha portato a fare quello che ha fatto. Così potrebbe aiutare chi, come lui, è in quella condizione”. 

Il papà di Giulia  ha esternato di aver provato disgusto quando, nel dispositivo della sentenza di condanna, si è parlato di risarcimento , poiché si è visto paragonare  sua figlia alle cifre che la famiglia dovrebbe ricevere. Il suo sfogo è proseguito, parlando della presunta paura provata dalla ragazza verso Filippo, con queste parole: “noi non possiamo sapere che cosa ha attraversato Giulia. Una pressione di presenza, sia sui social che reale, è da considerarsi stalking. Perché quando arrivano centinaia, se non migliaia, di messaggi al giorno, te lo ritrovi di fronte alla fermata dell’autobus. Sicuramente Giulia non deve aver attraversato dei momenti felici. Poi, sul fatto che non avesse paura, non lo possiamo dire solo perché sia uscita quel giorno lì. Magari Giulia quando vedeva Filippo tranquillo non aveva paura. Poi quando mandava migliaia di messaggi, in quel caso lì, magari si preoccupava”.

Senza ombra di dubbio, nonostante l’immane sofferenza legata alla perdita prima della moglie, poi della figlia, strappata barbaramente alla dimensione terrena per mano del suo ex fidanzato, Gino ha proteso una mano verso il reo confesso e condannato Turetta. E voi, cosa ne pensate delle sue parole? Ditecelo nei commenti, se vi va.