Gina Lollobrigida, è successo sulla bara alla camera ardente (2 / 2)

Ieri, 18 gennaio, è stata aperta la camera ardente per l’ultimo saluto alla grande diva, allestita nella Sala della Protomoteca in Campidoglio. La commozione, il silenzio, il raccoglimento, hanno preso il sopravvento tra tutti coloro che hanno voluto omaggiare l’attrice, spentasi il 16 gennaio.

E’ assurdo vedere il feretro su un drappeggio rosso e dorato, con accanto due gigantografie che mostrano tutta la sua inestimabile bellezza. Un andirivieni di conoscenti, amici di una vita, personaggi del mondo dello spettacolo e della politica, sono già stati a trovarla, così come i suoi innumerevoli fan che, appresa la notizia del suo decesso, hanno voluto farle sentire la loro vicinanza andando a trovarla, seppur il suo corpo è ormai racchiuso in un feretro.

Per tutti la Lollo è immortale e il suo ricordo vivrà per sempre in ogni pellicola in cui ha trasmesso emozioni indescrivibili grazie al suo spirito poliedrico, alla versatilità innata che le ha permesso di interpretare i ruoli più diversificati. Ieri mattina, alla camera ardente in Campidoglio, erano presenti il figlio Andrea Milko Skofic, il nipote Dimitri Skofic, l’ex marito Francesco Javier Rigau e la manager dello spettacolo Tiziana Rocca.

Non poteva mancare, naturalmente, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Sono ore in cui si percepisce, si tocca con mano, il distacco dalla dimensione terrena e fissare la sua bara raggela i cuori. Intanto cresce l’attesta per i funerali che si celebreranno giovedì 19 gennaio alle 12.30 nella Chiesa degli artisti a Piazza del Popolo.

Dalle notizie che trapelano, la stessa attrice e la sua famiglia hanno espresso la volontà di far riposare la diva nel cimitero di Subiaco, luogo in cui è nata e dove ha desiderato tornare. Stavolta il suo è stato un ritorno definitivo nel luogo che le ha dato i natali; quello cui è rimasta fedele. La commozione è forte, il dolore altrettanto. Vorremmo fosse un incubo ma è realtà. Addio immensa Gina.