Aveva tentato di farla franca ma purtroppo non ci è riuscito. Giacomo Bozzoli, l’uomo accusato di aver tolto la vita a suo zio Mario è stato infatti preso negli scorsi giorni presso la sua abitazione a Soiano del Lago, località che si trova appunto sul lago di Garda.
Da quanto appreso Bozzoli si nascondeva nel cassettone del letto per tentare di fuggire dagli inquirenti. Negli scorsi giorni era tornata in Italia anche la moglie Antonella Colossi la quale aveva riferito che non sapeva dove si trovasse il marito e che fosse andato via mentre erano in vacanza in Spagna.
La donna non è accusata di favoreggiamento anche se convive con lui in quanto la coppia non è sposata. Il racconto di Antonella ha subito destato dei sospetti negli inquirenti e non gli ha convinti al 100%.
Improvvisamente nel pomeriggio dell’11 luglio è arrivata la notizia che Giacomo Bozzoli era stato consegnato alla giustizia. Attorno alle 17:45 gli inquirenti lo hanno appunto trovato nella sua villa di Soiano. Finisce così la sua fuga durata circa una decina di giorni.
Per le ricerche di Bozzoli era stata attivata anche l’Interpol che aveva iniziato a cercare l’uomo anche a Capo Verde e in Marocco in quanto si temeva potesse essere fuggito all’estero per trovare asilo. Invece Bozzoli era in Italia proprio a casa sua, la stessa dove viveva con la compagna e il figlio.
Bozzoli è accusato di aver tolto la vita allo zio Mario e di averne fatto sparire il corpo bruciandolo nella fornace di una fabbrica. Nella pagina successiva del nostro articolo andremo a vedere che cosa ha detto l’uomo.