Gerry Scotti, in una lunga intervista, ha ripercorso il periodo di massimo avvicinamento all’Ariston in veste di conduttore, sebbene il momento, forse, non fosse propizio, scherzato su Chiara Ferragni, sui suoi nemici quando era alla guida del tg satirico Striscia la notizia.
Con una sottile e pungente ironia, Scotti ripercorre anche la sua esperienza politica, l’annosa questione vitalizia, ma quello che più di tutti, è il passaggio saliente dell’intervista è legato alla sua paternità. Scotti, è una garanzia del piccolo schermo e questo è cosa assodata.
Sappiamo che l’anno scorso ha pubblicato il libro di memorie “Che cosa vi siete persi”, in veste di scrittore. Una veste inedita, dalla quale è venuto fuori il lato nascosto di Virginio, quello che, poi, tanto celato non è, legato alla sua sensibilità, alla dedizione per la famiglia, all’amore per suo figlio.
Nel momento in cui gli viene chiesto cosa si è perso nella vita, Scotti non ha dubbi, esclamando: “Lo dico senza rammarico e senza lacrimucce, che mi scendono facilmente: ho perso qualcosa di mio figlio. Non gli ho fatto mancare nulla, ma avrei potuto dargli di più. Adesso lavoriamo insieme e ci troviamo benissimo. Mi cura anche TikTok, dove facciamo numeri pazzeschi (ha 1,4 milioni di follower e video che fanno anche 15 milioni di visualizzazioni, ndr). Oggi cerco di recuperare con i nipoti”.
Il rapporto padre-figlio va benissimo ma il piccolo rimorso legato al troppo lavoro che gli ha fatto perdere dei passaggi importanti della vita di Edoardo, quello c’è, come ci sarebbe in ogni genitore. Un altro libro in cantiere? Anche su questo Gerry ha risposto: “Sì. Ci sto lavorando. Ho i dati ufficiali dell’editore: ho venduto 100 mila copie. Sono tra i venti autori viventi italiani più letti del 2023. Questa cosa mi fa impressione. Chi l’avrebbe mai detto?”.