Gene Gnocchi, l’annuncio sull’alluvione è un colpo al cuore (2 / 2)

Citofonare Rai2, il programma condotto da Paola Perego e Simona Ventura, ha dedicato la puntata  di ieri all‘alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna.  In collegamento con lo studio, c’era proprio Gene Gnocchi che ha esordito dicendo:«Sono abituato a venire lì e divertirci ma questa volta non me la sento». Un Gene visibilmente commosso, con gli occhi lucidi, che, per certi aspetti, è inedito, dal momento che siamo sempre abituati a vederlo mentre, con la sua faccia enigmatica, sta per lanciare una delle sue battute. 

Paola Perego e Simona Ventura non potevano non affrontare il tema di scottante attualità che, da martedì,  è in primo piano su tutti i siti e in tutti i programmi che si occupano  di questo.

Parliamo, ovviamente, dell’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna. Gnocchi era a Roma per impegni lavorativi e ha ringraziato la moglie che «è stata più fredda» di lui nel prendere decisioni difficili in poco tempo.

Il comico ha invitato tutti a Faenza, il 29 giugno, in quanto ci sarà una raccolta fondi alla quale prenderanno parte, probabilmente, anche la Ventura e la Perego.  Gene, in lacrime, ha raccontato la sua esperienza «Quello che è successo è incredibile. Io ho degli amici di Faenza che hanno perso tutto, hanno perso la casa, l’attività lavorativa e tutte le cose più care che avevano. Non sono in grado nemmeno di parlare. Quando noi diciamo che questa terra non è abituata a chiedere ma a rimboccarsi le maniche è vero, però mai come in questo momento questa terra da sola non ce la può fare». 

Il comico ha aggiunto: «C’è bisogno di tutti, quello che posso dire nella commozione, faccio fatica a parlare, è che attraverso tutti i canali possibili dateci una mano». Gene è stato costretto a lasciare la sua casa e, assieme alla sua famiglia, ha trovato sistemazione dai suoceri: «Siamo stati sfollati, devo dire grazie a mia moglie che ha avuto la freddezza di recuperare le bambine e portarle via. Ero a Roma, qui è arrivata la segnalazione che il quartiere vicino si stava allagando, lei ha preso le bambine e le ha portate in salvo dai nonni. Fortunatamente l’acqua si è fermata e noi abbiamo avuto dei danni rispetto agli altri risibili. Una paura pazzesca, di fronte una cosa del genere tu sei nella condizione di dover mettere i salvo i tuoi figli». Un racconto davvero doloroso, forte, il suo.