Continuano ad aggiungersi sempre più tasselli nel caso di Garlasco, tornato alla ribalta nelle ultime settimane per via degli ultimi sviluppi nelle indagini. Oltre ad Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara, il cui Dna è stato ritrovato sotto le unghie della vittima, risulterebbe piuttosto sospetta anche la posizione delle sorelle Cappa.
In un’intervista a Radio Libertà, Vittorio Feltri ha lanciato una dura invettiva alla giustizia italiana riguardo al caso di Garlasco, definendolo un “pasticcio” e sostenendo che Alberto Stasi, condannato per il delitto di Chiara Poggi nel 2007, sia stato giudicato colpevole solo in base a “dubbi”, e non “oltre ogni ragionevole dubbio“.
Feltri, che afferma di conoscere bene Stasi, ha espresso disgusto per la vicenda e la speranza di poter un giorno “festeggiare la sua innocenza“. Le critiche del giornalista giungono in un momento di nuove rivelazioni. Il settimanale Giallo ha pubblicato intercettazioni che coinvolgono l’avvocato Ermanno Cappa, padre delle gemelle Paola e Stefania, che farebbe riferimento allo stesso Feltri, come detto strenuo sostenitore dell’innocenza di Stasi.
In una conversazione, Cappa avrebbe dichiarato alla famiglia di voler incontrare deputati per “attaccare Feltri” e scoprire chi gli fornisca documenti a favore di Stasi. Inoltre, avrebbe citato contatti con alti funzionari del Garante della Privacy e dell’Ordine dei Giornalisti, sollevando interrogativi: si tratta di legittima difesa di un padre o di un tentativo di influenzare l’informazione?
Un nuovo tassello che riapre un caso mai veramente chiuso, mentre Feltri continua a denunciare quelle che considera gravi ingiustizie. A distanza di quasi 20 anni dal delitto ci sono tutti i presupposti per credere che si giungerà a breve ad una clamorosa svolta.