Garlasco, lo zio di Andrea Sempio ha confessato: le sue parole (2 / 2)

L’ex pm Venditti, accusato oggi di presunta corruzione, nel 2017 ha archiviato la posizione di Andrea Sempio.  I genitori di Andrea, nelle scorse ore, in merito ai presunti movimenti anomali di denaro della famiglia che  la guardia di finanza ritiene potessero essere serviti ad archiviare  velocemente la posizione di Andrea, si sono subito difesi, dicendo che si trattava di soldi per le importanti spese legali che stavano affrontando a quei tempi.

La famiglia di Andrea si è detta dispiaciuta per il fatto che  siano  state  tirate in ballo  persone che non c’entrano nulla e che volevano solo aiutarla.  Giuseppe Sempio, padre di Andrea, ha confermato che doveva pagare gli avvocati, dunque che il denaro serviva in contante per pagare le pratiche e ha aggiunto di non ricordare il motivo del bigliettino trovato nella sua abitazione, con su scritto : “Venditti, Gip archivia per 20-30 €.”, dicendo di non conoscere l’ex pm  Venditti e di non aver mai avuto a che fare con lui.

A rompere il silenzio questa volta è stato Patrizio Sempio, zio di Andrea Sempio e fratello di Giuseppe, che ha chiarito la sua posizione in merito ai presunti movimenti anomali di denaro della famiglia, dichiarando: “Ho fatto un prestito a mio fratello, è un aiuto che non gli potevo negare, non so cosa abbia fatto con quei soldi e non ho fatto domande.” In un’intervista rilasciata a “Il Giorno”, Patrizio ha aggiunto: “Mio fratello mi ha chiesto di fargli un favore, non avrei dovuto farglielo, non potevo negarglielo. Poi cosa ha fatto? Sono affari suoi, non ho idea del motivo per cui gli servivano. Me li ha restituiti e per me si è chiusa così.”

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Come scritto da fanpage.it, nostro sito di riferimento per la stesura di questo articolo, Patrizio nel 2017 ha staccato al fratello un assegno da 5.000 € ed è stato ora convocato, per far luce sulla vicenda dei presunti movimenti anomali di denaro dei Sempio, in veste di persona informata dei fatti. Nell’intervista a Il Giorno, lo zio di Andrea ha aggiunto che quando lo hanno interrogato a Voghera e gli hanno chiesto che cosa sapesse sui soldi dati a suo fratello e a cosa servissero, ha risposto: “Sono affari suoi, di mio fratello. Se mi restituisce il giorno dopo, sei mesi dopo, non fa niente. Non so a chi li ha dati, se ha comprato immobili o una macchina. Comunque alla fine i soldi me li ha ridati”

A dicembre 2016 e giugno 2017 la famiglia Sempio avrebbe ricevuto sui suoi conti bancari una cospicua somma di denaro per poi effettuare diversi prelievi in contanti per decine di migliaia di euro. La Guardia di Finanza ha ritenuto che quelle movimentazioni anomale, facessero ipotizzare una presunta corruzione per avere un’archiviazione breve della posizione del figlio Andrea. Le zie di Sempio hanno emesso assegni per un totale di 43.000 € a favore del fratello Giuseppe, padre di Andrea, e nello stesso periodo padre e figlio hanno effettuato prelievi in contanti per 35.000 €. Il fratello Patrizio, invece, ha versato un assegno da 5.000 € che sono subito stati prelevati in contanti.