Garlasco, l’albergatore nega la sua presenza e fa cadere l’alibi dopo anni (2 / 2)

Il titolare dell’albergo in cui alloggiavano i genitori di Chiara Poggi ha detto che il fratello Marco quell’estate non era in vacanza con loro, ragion per cui questa testimonianza rischierebbe di far crollare l’alibi del giovane, che peraltro non è mai stato verificato durante le indagini sul delitto di Garlasco. Gli investigatori, raccogliendo le testimonianze dei genitori di Chiara, hanno dato per certo che Marco Poggi, il 13 agosto 2007, giorno del delitto di Garlasco, fosse in Val Pusteria in vacanza con i genitori ma la rivista  “Giallo”,  che si occupa dei casi di scomparsa più efferati della cronaca nazionale,  ha rintracciato l’albergatore della struttura che ha ospitato i genitori di Chiara.

Queste sono state le secche parole pronunciate dal titolare dell’hotel:  “Io Marco quell’estate non l’ho proprio mai visto e anche il nome Biasibetti non mi dice niente”, Ancora prima di lui, il legale che difende Andrea Sempio, Massimo Lovati,   in diretta tv, aveva  fatto notare come, per tornare a casa dal Trentino Alto Adige a Garlasco, ci vogliono solo due ore,   aggiungendo che Sempio aveva telefonato in quei giorni a casa Poggi, per sapere se Marco fosse a casa,   esclamando: “Che storia è questa della vacanza in Trentino?”.

Rita Preda, madre di Chiara, quando è stata interrogata, ha dichiarato che il giorno del delitto della figlia, si trovava  un’amica in Val Pusteria mentre il marito era andato a fare un’escursione. Marco Poggi, invece, ha dichiarato che era in gita col padre: “Eravamo andati a fare una camminata in un luogo dove non c’era segnale, quindi mia madre non riusciva a raggiungerci per comunicarci quello che era avvenuto. Solo quando siamo arrivati in una baita ci hanno detto che ci avevano cercato” “Giallo” è riuscito a rintracciare la figlia della famiglia che gestiva  la baita. La donna ha precisato che era la madre, purtroppo deceduta, ad occuparsi della stessa ma ha confermato che nessuno della loro famiglia è stato contattato, all’epoca dei fatti, dagli inquirenti, e che  nessuno ha mai chiesto loro  chi partecipò davvero all’escursione.

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Il titolare  dell’hotel in Trentino ha detto la stessa cosa, ossia che non è mai stato contattato dagli investigatori .  Il racconto dell’uomo è stato il seguente: “La signora Rita corse in camera a fare le valigie. Poi tornò anche il marito dall’escursione. Mi colpì la sua calma, pensai che forse era sotto shock e non stava realizzando quello che era successo alla figlia. Lo vidi aspettare la moglie in terrazzo, poi prese l’auto dal parcheggio. Fu Rita a pagare il conto. Era in lacrime. Mi sorpresi che Giuseppe (il padre di Chiara), volesse guidare, partirono da soli”. Il titolare dell’hotel ha   detto che Marco Pogg non c’era  durante il soggiorno dei suoi genitori.

Ma c’è dell’altro.  Alessandro Biasibetti,  amico di Marco, aveva detto di essere anche lui in Trentino col fratello e i genitori di Chiara,  eppure  l’albergatore dice che il suo nome non gli dice nulla e di non averlo mai visto nel suo hotel.   Il delitto di Garlasco continua a riservarci clamorosi colpi di scena.