Antonio De Rensis, il legale che difende Alberto Stasi è convinto che il suo assistito sia un bravo ragazzo, innocente, che meritava di vivere una vita diversa.. Ora che le indagini sono state riaperte e che il probatorio è appena iniziato, l’attenzione è sulla spazzatura, in quanto dopo 18 anni anni, ci possono essere tracce di DNA, che consentirebbero di incastrare il vero colpevole del delitto ( facendo notare come Sempio, indagato, si sia opposto a tutto, Dna compreso).
De Rensis è convinto che le quattro impronte sul pigiamino di Chiara avrebbero consentito di risolvere il caso in poche ore e lo ha detto senza esitazioni in veste di ospite di Filorosso, programma in diretta su Rai 3, condotto da Manuela Moreno che è dedicato al delitto di Garlasco.
Il legale difensore di Stasi si è detto convinto che sulla scena del delitto fossero presenti più persone, e che l’indagine della Procura di Vigevano sia stata “piena di errori, lacune. Unico caso nella storia giudiziaria italiana in cui c’era la firma del killer con le quattro impronte sul pigiamino”.
C’è una data che si attende con trepidazione e che è vicinissima, quella del 4 luglio , giorno dell’incontro, come già successo in passato, tra i genetisti che effettueranno la comparazione ufficiale delle tracce genetiche con i tamponi repertati e conservati a temperature bassissime.
De Rensis ha chiosato: “Qualcuno ha permesso che il corpo (di Chiara) dopo essere stato fotografato dai carabinieri, venisse voltato e immerso in una pozza di sangue. Credo che chi ha commesso questo dovrebbe o tacere, o andare davanti ad una telecamera e dire: è stato commesso un errore determinante” ed ancora: “non ho sentito nessuno chiedere scusa per gli errori fatti”.