Garlasco, la misteriosa telefonata emersa dalle indagine che stravolge tutto (2 / 2)

A distanza di quasi 20 anni, il caso ha lasciato molte domande aperte e continua a essere analizzato in programmi televisivi e documentari. Sebbene la Corte di Cassazione abbia emesso una sentenza definitiva, il delitto di Chiara Poggi continua ad essere circondato da un alone di mistero. Si è trattato infatti di un processo indiziario, dove non è mai emersa sinora una prova decisiva.

Ora, un vecchio verbale del 2007 riemerso dagli archivi e contenente la trascrizione di una misteriosa telefonata potrebbe rivelarsi un elemento chiave. Il testimone che l’ha ricevuta ha riferito agli investigatori di non aver riconosciuto la voce e di aver scoperto solo in seguito l’identità dell’interlocutrice.

La telefonata era avvenuta poche ore dopo il ritrovamento del corpo di Chiara e conteneva un’accorata richiesta di aiuto. A distanza di anni, questa chiamata potrebbe assumere un nuovo significato visto il suo contenuto. In particolare, veniva citato un nome oggi oggetto di grande interesse in queste settimane

“Andrea, aiutami”, si sente dire a chiare lettere.  All’epoca, questo dettaglio non venne approfondito, ma oggi assume un nuovo significato, considerando che Andrea Sempio, il nuovo indagato, si chiama proprio Andrea. Sempio era già stato ascoltato nel 2007 per aver effettuato tre telefonate alla casa dei Poggi nei giorni successivi alla partenza per le vacanze del fratello di Chiara, Marco.

Giustificò le chiamate come un errore, ma l’orario del delitto venne successivamente anticipato, rendendo il suo alibi meno solido. Ora, con la richiesta di un incidente probatorio, gli investigatori stanno rivalutando il suo ruolo e possibili legami con la telefonata misteriosa. Uno degli elementi cruciali resta l’analisi del DNA. Finora, nessuna traccia biologica ha confermato con certezza l’identità dell’assassino, ma le moderne tecniche forensi potrebbero fornire nuove risposte.