Il delitto di Chiara Poggi, compiuto nella viletta di via Pascoli, a Garlasco, 18 anni fa, potrebbe essere intrecciato con altre vicende, dunque nuovi scenari, peraltro davvero inquietanti, si aprono, ora, attorno al caso che continua ad alimentare dubbi, perplessità, supposizioni davvero molto forti. L’inchiesta su Savu aveva portato alla luce un giro di ricatti a sfondo sessuale legato al santuario, alimentando sospetti che riguardavano anche il delitto di Chiara Poggi.
Savu, secondo quanto riportato da Il Tempo, avrebbe sostenuto che Chiara Poggi è stata uccisa in quanto era conoscenza degli abusi, anche su minori, che sarebbero avvenuti nel santuario.
Mentre le confessioni dell’ex latitante vengono vagliate, c’è un altro fatto che suona strano. Un presunto memoriale attribuito al nipote di Savu e diffuso da Telelombardia, parlava di un giro di prostituzione, senza citare direttamente persone legate all’indagine per il delitto di Garlasco, né Alberto Stasi né Andrea Sempio.
I sospetti sono stati rafforzati, negli anni, da un album fotografico, contenente immagini di Chiara Poggi e Stasi in gita al santuario, che è stato sequestrato a casa di Alberto ma di cui ora non si sa nulla. Savu, poco prima del suo arresto, avrebbe confermato telefonicamente alla Provincia Pavese, un collegamento tra il santuario e il delitto Poggi, precisando che non conosceva Chiara e di non sapere se Sempio frequentasse davvero quel luogo.
L’arresto di Savu apre ora nuovi scenari investigativi. Il suo avvocato, Roberto Grittini, ha annunciato che il cliente accetterà l’estradizione e che si metterà a disposizione della Procura di Pavia, anche per fornire elementi sul caso Poggi. Gli inquirenti dovranno valutare quanto le parole rese dal latitante siano, per davvero attendibili e comunque Flavius dovrà comunque scontare la pena già inflitta per estorsione, prima di capire se le sue dichiarazioni potranno davvero incidere sul caso di Garlasco.