Garlasco, crolla l’alibi di Stefania Cappa fornito dal marito (2 / 2)

Stefania Cappa è una delle gemelle e cugine di Chiara. Sorella di Paola il suo nome in queste ore è stato accostato come anche quello della sorella al caso Poggi. Stefania è la moglie di Emanule Airoldi campione olimpico di equitazione e nipote di Rizzoli.

Da quanto appreso dalla stampa in queste ore proprio un incontro con il futuro marito il giorno del delitto di Chiara avrebbe fornito un alibi convincente a Stefania. Lo si apprende sempre dai media che hanno pubblicato una dichiarazione effettuata dalla stessa Stefania Cappa.

“Quella mattina non mi sono recata dalla Chiara: avevamo appuntamento alle 16. Dalle 7 alle 9.20 ho studiato Diritto penale e dalle 9.30 alle 10.15 sono stata al telefono con la mia amica Lucrezia . Ho ripreso a studiare fino alle 11.30, ho pranzato e sono andata in piscina, alle Rotonde, sino alle 15 con il mio amico Emanuele su invito via sms” – così dichiarà all’epoca Stefania.

Ma a smentirla adesso arriva una ex volontaria della Croce Rossa di Garlasco dove Stefania prestava servizio come volontaria. Quel giorno pare che vi fosse brutto tempo e la donna in questione ha riferito che le piscine quando vi è tempo avverso in periodo estivo chiudono.

“Non ci andai, il tempo era brutto. Stefania ci andò davvero? Mi sembra strano. Con il brutto tempo, le piscine chiudono” – così avrebbe detto la stessa Stefania a questa testimone. Frase, la sua, che potrebbe far cadere il suo alibi costruito in questi 18 anni. Molto probabilmente lei sarà anche ascoltata dagli inquirenti.