
Il delitto di Garlasco continua a riservarci sorprese, dopo la riapertura delle indagini. Si parla, in particolare, del ritrovamento di una traccia ematica che potrebbe corrispondere all’impronta di una scarpa, sul primo gradino della scala della villetta di Garlasco in cui il corpo di Chiara venne rinvenuto, il 13 agosto 2007.
La Procura di Pavia è del parere che, nella mattinata in cui la Poggi è stata fatta fuori, in quel luogo, ossia sulla scena criminis, potessero essere presenti più killer . Proprio sulla base di questo, è indagato Andrea Sempio, accusato di delitto in concorso, mentre gli inquirenti sono alla ricerca di eventuali complici.
Il Tempo riporta che i carabinieri del Nucleo investigativo milanese, avvalendosi di laser scanner 3D e dell’intelligenza artificiale, hanno effettuato una precisa mappatura della villetta dei Poggi, in modo da ricostruire la dinamica del delitto attraverso la Bloodstain Pattern Analysis (Bpa), ossia l’analisi delle macchie ematiche per comprendere come e con quale strumento Chiara sia stata colpita. I rilievi sono stati fatti nel salone, luogo della casa in cui la 26enne è stata colpita, e nell’ingresso della cantina, luogo del rinvenimento della salma.

I carabinieri, sul primo gradino, hanno individuato una traccia che i Ris, nel 2007, non hanno messo a verbale, trovata poco dopo un’impronta di una scarpa a pallini, associata ad Alberto Stasi, condannato a 16 anni di cella per il delitto di Chiara. Gli inquirenti ritengono che l’impronta individuata sul muro vicino sarebbe compatibile in 15 punti con la mano destra di Sempio, che si sarebbe appoggiato con forza alla parete, senza scendere i gradini.
La nuova traccia sul gradino, invece, è un disegno geometrico composto da tre linee parallele e regolari, distanti tra loro uniformemente. Si tratta di un’immagine figurata lasciata da un agente esterno, forse un’impronta di scarpa impressa mentre il sangue era ancora fresco, e per questo motivo le forme appaiono ben distinte.