I ritrovamenti misteriosi continuano a tenere viva l’attenzione sul delitto di Garlasco. A parlarcene è il settimanale Gente, che di fa sapere che un muratore nordafricano ha ritrovato in un canale alcuni martelli e un attizzatoio, presumibilmente compatibili con lo strumento che potrebbe aver tolto la vita a Chiara Poggi.
Nel numero del settimanale di Gente in edicola da domani, è scritto che il muratore ha rivelato dell’altro, ossia che “tra quella spazzatura, non c’erano solo gli attrezzi. C’erano anche un paio di scarpe con la suola a pallini.
Stando alle dichiarazioni dell’uomo, non avrebbe tenuto quelle scarpe in quanto erano un 43-44 mentre lui indossa un 42 Il nordafricano ha aggiunto che avrebbe d elle “prove” che consegnerà al magistrato. Il muratore ha parlato di suola” a pallini” ed è impossibile non ricordare l’impronta di calzature, nel sangue Chiara Poggi, che da sempre attribuita ad Alberto Stasi, messa in dubbio da diverse perizie.
Alberto Stasi porta un numero 42, a differenza di Andrea Sempio, nuovo indagato dopo la riapertura del caso, che porta il 44. Il muratore ha ritrovato tutto questo nel lontano 2018, nella roggia di Tromello nel 2018, conservandola sino al sopralluogo del 14 maggio, in seguito al racconto del teste Gianni Bruscagin secondo cui il giorno del delitto di Chiara, la cugina della stessa, Stefania Cappa, infilò nel cortile della casa della nonna con un pesante borsone che forse gettò nel canale. Va precisato che Stefania non è mai stata indagata.
Nel ripulire un tratto della roggia per mettere in sicurezza una casa, il marocchino fece la scoperta, ossia molta spazzatura, uno zaino militare aperto, degli attrezzi da lavoro , “un attizzatoio, un’ascia e la testa di un martello, con il manico ormai staccato. Ha deciso di conservarli nel suo deposito, tirandoli fuori se sarebbero stati utili.