Oggi è il giorno in cui il materiale racconto durante l’autopsia di Chiara, verrà fuori. Intanto, l’avvocato di Andrea Sempio, facendoci portavoce del suo assistito, lo ha descritto come tranquillo, relativamente alla situazione, sperando che non vengano commessi altri errori e che nelle nuove indagini non si verifichino nuove lacune.
Ma sono state le parole di Gian Luigi Tizzoni, avvocato dei genitori di Chiara Poggi, a fare più rumore, queste: “Ci auguriamo che ci sia più correttezza e che non si ripetano più situazioni incresciose come quella dell’Estathé. In questo caso i dati che dimostrano che Alberto Stasi avesse bevuto dalla cannuccia dovevano essere comunicati prima ai periti perché non siamo qua a farci prendere in giro. Dopodiché trarremo le nostre conclusioni. Faremo verifiche su questi dati perché stando a quello che ha detto la Procura confermano ancora di più come Stasi la mattina abbia fatto colazione con Chiara. Però ribadisco, se ci sono altri dati devono essere comunicati prima ai periti”.
Per Garofalo, consulente dei Poggi, la famosa impronta 33 non è di Sempio, mentre la legale che difende Alberto Stasi, ha detto che presenteranno la loro consulenza sull’impronta in questione, elogiando il lavoro dei consulenti della Procura, che ritengono questa traccia carica di materiale biologico, riconducibile ad Andrea.
Nei prossimi giorni, i periti non si concentreranno solo sui tamponi di Chiara Poggi , ma effettueranno anche le campionature su due o tre tracce ematiche tra le 100 repertate, che in questi 18 anni non avrebbero fornito alcune risultato. Prossimi step: le analisi del tappetino del bagno dove sono presenti macchie ematiche, di cui una appartenente a Chiara Poggi.
E ancora, verranno fatti accertamenti sul capello trovato nella spazzatura, con analisi del Dna nucleare, considerando che di tempo ne è passato tanto, 18 anni. Forse la prossima settimana avremo i primi risultati, quindi questi sono giorni davvero cruciali per il caso Garlasco.