Furto a Baggio, solo ora arriva la tremenda scoperta (2 / 2)

Gli uomini della scientifica,  proprio oggi, lunedì 24 giugno, effettueranno i controlli nella villa di Altavilla Vicentina  del campione Roberto Baggio, che si trovava in essa con la sua famiglia, quando i malviventi l’hanno  sequestrato, portandosi via soldi e denaro. Sono tantissimi i dubbi ai quali  le forze dell’ordine dovranno rispondere.

Le indagini proseguono in modo davvero incessante e nessuna pista viene lasciata al caso, proprio per non commettere errori di valutazione azzardati. Nel frattempo, però, si continua a ricostruire il modo in cui i malviventi sono entrati nella villa del campione, sorprendendolo in una serata calcistica importante, quella degli Europei, in cui la nostra Nazionale giocava contro la Spagna.

Si presume che abbiano avuto accesso alla villa  tramite una porta non chiusa a chiave,  sorprendendo il Divin Codino, sua moglie e  i loro tre figli mentre erano intenti a guardare la partita Italia-Spagna. Ciò che, più di ogni altra cosa, rappresenta un grande giallo è relativo alla non refurtiva, ossia a quello che è stato lasciato intatto. 

I cimeli, racchiusi in una stanza,  ad esempio, non sono stati toccati minimamente dai sei incappucciati,  così come non sono stati toccati i fucili che Roberto Baggio detiene regolarmente per andare a caccia. Questi ultimi, che il campione teneva esposti su una rastrelliera,  sono stati rinvenuti a terra.

Ecco che si aprono una serie di interrogativi, dei veri e propri gialli nel giallo: come mai si trovavano sul pavimento?  Sono caduti durante la fuga dei malviventi o semplicemente i sei non erano intenzionati a portarli via?  E c’è chi pensa, addirittura, che i sei incappucciati non sapessero nemmeno che la villa di Altavilla Vicentina, in cui hanno messo a segno il loro piccolo colpo,  fosse di proprietà di Roberto Baggio. Ad avvalorare questa ipotesi vi è il misero bottino portato via,  in quanto hanno sottratto solo un paio di orologi, alcuni gioielli e  i contanti che i familiari avevano in tasca quando sono stati da loro sorpresi.