
Il feretro del grande Toto Cutugno è arrivato in basilica accompagnato, come prevedibile, dalla sua stessa musica, ovvero dai motivi dei suoi brani, suonati da una fisarmonica che è rimbombata nel cielo, ma anche palloncini con la bandiera italiana. Le note hanno scortato la bara lungo la scalinata e accanto ai libri firma lutto.
Toto Cutugno si è spento martedì 22 agosto dopo una lunga malattia ma è come se fosse ancora presente, oggi, nel corso dei suoi funerali perché quel che lascia un artista del suo calibro è eterno, immenso, infinito. Tanti i volti noti, giunti per l’addio al cantautore emblema dell’italianità.
Non potevano mancare i suoi amici di sempre, tra cui l’eterno ragazzo che vediamo solitamente sorridere. Parliamo di Gianni Morandi, catturato dall’obiettivo dei riflettori mentre stava per entrare in chiesa e partecipare alla cerimonia funebre. Entrando nella basilica, si è lasciato andare a poche parole, rotte, di tanto in tanto, dall’emozione.

Ai cronisti, accorsi sul luogo, ha dichiarato: “Un grande amico, un grande uomo e un grande artista”. Poche ma struggenti parole, a dimostrazione del loro fortissimo legame d’amicizia, profonda stima e affetto che ha sempre resistito allo scorrere del tempo. Un legame puro, disinteressato, autentico, come pochi, al giorno d’oggi.
Appresa la notizia del decesso, via social, Morandi ha scritto: “Toto Cutugno, un italiano vero se n’è andato. Autore e interprete della grande tradizione italiana. Ha scritto una delle canzoni italiane più famose nel mondo, l’Italiano. Ci conoscevamo da sempre. Ciao Toto, la tua musica sale in cielo”, Oggi era lì a salutarlo, stringendo, col volto provato, commosso, triste, la mano ai familiari del grande Toto Cutugno. Un gesto di umiltà, che non poteva passare inosservato. Gli artisti veri sanno essere umili.