Funerali Giorgio Napolitano, le parole del figlio (2 / 2)

Si è appena concluso il funerale di Stato laico di Giorgio Napolitano. Si è trattato di un rito civile diviso in due momenti: uno alla Camera, l’altro in piazza, in cui è stato allestito uno dei due maxischermi previsti a Roma (l’altro sarà a piazza Capranica).La cerimonia, della durata di un’ora e mezza, è iniziata alle 11:30.

Alle esequie hanno preso parte anche leader politici internazionali dal presidente francese Emmanuel Macron a quello tedesco Walter Steinmeier. Il feretro di Napolitano, avvolto nel tricolore, ha lasciato poco prima delle 11 la camera ardente allestita al Senato, per dirigersi verso Montecitorio, gremito per l’ultimo saluto all’amatissimo presidente che ci ha lasciati venerdì.

Sono state un colpo al cuore le parole del figlio del compianto ex capo di Stato italiano, Giulio Napolitano, il secondo e ultimo figlio di Giorgio Napolitano e Clio Maria Bittoni. Nato nel 1969,  ha percorso una carriera accademica che l’ha portato ad essere professore ordinario di Diritto amministrativo nell’Università degli Studi Roma Tre presso il Dipartimento di Giurisprudenza.

Giulio ha iniziato il suo intervento in Aula ringraziando papa Francesco per le parole e i gesti che hanno emozionato e, parlando di suo padre ha affermato: “Non ricordo un giorno senza lavoro per lui. Ha sempre considerato la politica come scelta etica e motivazione morale”. Parole indubbiamente forti, con la voce rotta dal dolore, che è stato percepito nitidamente da tutti i presenti e dai telespettatori.

Non si è mai pronti a distaccarsi da un genitore e queste sono ore decisamente forti per lui e i suoi familiari. Il secondogenito di Giorgio Napolitano ha proseguito: “ha combattuto buone battaglie e sostenuto cause sbagliate”, ma “non sopportava demagogia e urla”, aggiungendo: “Viviamo questo momento in spirito di unita e condivisione”. A fine discorso, tutti i presenti in Aula hanno applaudito.