Un’intera comunità, insieme al mondo del calcio, ha dato oggi l’ultimo saluto a Diogo Jota e al fratello André Silva, tristemente scomparsi in un sinistro stradale il 3 luglio nei pressi di Zamora, in Spagna. I funerali si sono svolti nella Chiesa Madre di Gondomar, la cittadina portoghese d’origine dei due giovani, rispettivamente di 28 e 26 anni.
Il corteo funebre ha preso il via dalla Cappella della Resurrezione per poi dirigersi verso la cattedrale, dove centinaia di persone erano già radunate con bandiere e corone di fiori fin dalle prime ore del mattino. La cerimonia religiosa, officiata dal vescovo di Oporto, Manuel Linda, si è tenuta in forma riservata, alla presenza dei familiari, degli amici più stretti, dei compagni di squadra e delle autorità.
Tra i presenti, i colleghi della nazionale portoghese come Bernardo Silva e Bruno Fernandes, ma anche una nutrita delegazione del Liverpool, capitanata dall’allenatore Arne Slot e da Virgil Van Dijk. Ma c’è un dettaglio che non è passato inosservato all’arrivo del feretro. Non è passata inosservata l’assenza di un personaggio di spicco del calcio portoghese.
A disertare le esequie funebri Cristiano Ronaldo, in vacanza a Maiorca, la cui assenza ha sollevato polemiche in patria. Momenti di profonda commozione hanno segnato l’arrivo della giovane vedova di Diogo Jota, Rute Cardoso, madre dei loro tre figli e sposata con l’attaccante appena due settimane prima del triste evento.
Alla veglia funebre, svoltasi il giorno precedente nella cappella di Sao Cosme, erano già intervenuti il presidente della Repubblica Marcelo Rebelo de Sousa e il primo ministro Luis Montenegro, insieme al presidente della Federcalcio portoghese Pedro Proença e a quello del Porto, André Villas-Boas. In Inghilterra, intanto, il Liverpool ha annunciato l’intenzione di versare alla famiglia Jota il valore residuo del contratto dell’attaccante, come segno di rispetto e sostegno.