Era per tutti “zio Carlo”, un punto di riferimento per i suoi colleghi, un dispensatore di saggi consigli per i più giovani, Carlo Legrottaglie, il brigadiere capo dei carabinieri che ha perso la vita giovedì a Francavilla Fontana, durante l’inseguimento di due rapinatori . Aveva solo 59 anni, era un padre, un marito amorevole, Carlo.
Sino alla fine dei suoi giorni terreni, ha onorato la sua divisa, da servitore dello Stato, perdendo la vita mentre esercitava il suo lavoro. A luglio se ne sarebbe andato in pensione ma il destino ha voluto così, lo ha strappato all’affetto dei suoi cari e dei suoi colleghi mentre inseguiva a piedi uno dei due malviventi.
Sappiamo tutti com’è finita, in quanto anche il suo killer è stato rinvenuto, privo di vita, nelle campagne di Grottaglie, dunque in un luogo poco distante da quello in cui Carlo è stato freddato dai colpi.
Oggi è il giorno straziante dell’addio terreno, quello in cui a Ostuni, sua città natia, il brigadiere capo è stato salutato in una toccante cerimonia funebre, tra le lacrime, il silenzio, il raccoglimento e i ricordi dei momenti condivisi, sia sul lavoro che nei momenti liberi, con il povero Carlo.
Ai funerali del carabiniere Carlo Legrottaglie hanno presenziato in tanti e c’era anche lui tra i presenti, lasciando la folla incredula. Vediamo insieme di chi si tratta, nella pagina successiva del nostro articolo, in quanto non ci si poteva credere.