A bordo dell’auto la bambina, di nome Laura, viaggiava assieme ai suoi genitori e appunto al fratellino. I due sono rimasti feriti per poter tentare di salvare la bambina. E non si dà pace il padre della piccola, Paolo Origliasso, 49 anni. La famigliola stava rientrando nel paese dove abitava, a San Francesco al Campo, non lontano da Caselle.
“Un grande botto, Laura è rimasta bloccata dentro l’auto e non sono riuscito a tirarla fuori” – così ha dichiarato ai soccorritori papà Paolo nei momenti successivi all’episodio che ha visto coinvolto, suo malgrado, la loro famiglia. In paese e nella stessa Torino ormai non si parla d’altro questa mattina.
Sul caso sta indagando la Procura di Ivrea, come già detto in altri articoli apparsi anche su questa testata nelle ore precedenti. I magistrati vogliono vederci chiaro e per questo dalla Procura fanno sapere di aver aperto un fascicolo di inchiesta per disastro aereo e omicidio colposo. Si tratta di un atto necessario.
Il pm capo della Procura di Ivrea, Gabriella Viglione, ha rilasciato pochissime dichiarazioni alla stampa. “Sono in corso accertamenti che saranno lunghi e complicati. Non è il momento per le diagnosi. Sulle cause non posso dire ancora nulla. Bisogna raccogliere i vari pezzi dell’aereo e i reperti dall’automobile”.
Essi, perchè bisogna anche capire come e perchè la macchina sia stata colpita da quell’aereo andato in fiamme sulle pista non appena ha toccato il suolo.
Nelle prossime ore ci saranno sicuramente aggiornamenti su questo dramma che ha colpito e segnato nel profondo tutta Italia. Una giornata di festa che si è trasformata in qualcosa che nessuno poteva immaginare. L’aeroporto di Caselle resterà chiuso fino alla mezzanotte del 17 settembre per svolgere gli accertamenti.