Il mondo musicale italiano ha dovuto fare i conti con un decesso improvviso, che ha gettato nello sconforto tutti coloro che, per intere generazioni, sono cresciuti con la sua musica. Una notizia che non avremmo mai voluto sentire, quella della morte di Franco Gatti, storico componente dei Ricchi e Poveri, di cui ancora non sono chiare le cause.
Amatissimo dai suoi tantissimi fan, che hanno imparato a conoscerlo nella sua lunghissima carriera, il cantante si è spento improvvisamente, lasciando tutti gli italiani letteralmente sconvolti. Il Covid aveva risvegliato il morbo di Crohn, di cui soffriva da ragazzino, e le sue condizioni di salute, nell’ultimo periodo, non erano affatto buone ma nessuno poteva immaginarsi un epilogo del genere.
Il cuore di Franco Gatti dei Ricchi e Poveri ha cessato di Battere nella sua Genova, a 80 anni compiuti pochissimi giorni fa, il 4 ottobre. Il baffo, così come tutti lo chiamavano simpaticamente, aveva una passione innata per la musica, che aveva dovuto accantonare dopo essere stato colpito da un lutto terribile, il più atroce per un genitore, quello del figlio Alessio, avvenuto nel 2013.
Storico volto del gruppo nato negli anni Sessanta, Gatti era apparso l’ultima volta dinnanzi al piccolo schermo a giugno, parlando, assieme alla moglie Stefania Picasso, che di professione fa l’architetto, proprio della morte del suo adorato Alessio.
Quella di questo grande artista è una vita ricca di riconoscimenti, di successi, con la macchia indelebile di un dramma dal quale non si è mai ripreso: la morte del figlio 23enne, trovato morto nel 2016 nella sua abitazione di via Capolungo a Nervi, nel levante di Genova, per overdose di stupefacenti, presumibilmente di cocaina, anche se il padre ha sempre respinto questa versione.