Frana il cimitero, bare finiscono nel fiume. Vigili del fuoco sul posto

Un vero e proprio disastro quello avvenuto in un cimitero italiano, dove una terribile frana ha fatto disperdere nel fiume almeno 200 salme. Rabbia da parte dei famigliari: ecco le parole del legale.

Frana il cimitero, bare finiscono nel fiume. Vigili del fuoco sul posto

Una nuova ondata di maltempo ha prodotto gravissimi disagi in Italia. Dopo le alluvioni delle Marche e le terribili frane di Ischia, un’altra regione è stata colpita duramente proprio in queste ore. I maggiori danni sono stati prodotti ad un cimitero, dove centinaia di salme sono finite in un fiume in seguito all’ennesima frana causata da una pioggia incessante.

Lo spiacevole evento ha sollevato la rabbia dei cittadini del Paese, in particolare dei parenti di queste salme andate, almeno per il momento, perdute. Hanno deciso, infatti, di rivolgersi ad un avvocato per far valere i loro diritti e richiedere innanzitutto un intervento urgente per recuperare i resti dei propri cari defunti: ecco gli ultimi aggiornamenti.

Le parole del legale

E’ successo a Sant’Agata de’ Goti, in provincia di Benevento, dopo un’ala del cimitero è crollata in seguito ad una forte ondata di maltempo di queste ultime ore. Il crollo ha coinvolto una ventina di bare e ben 80 urne, finite poi nel torrente sottostante. Stando alle accuse dei famigliari, all’amministrazione erano pervenute da tempo numerose segnalazioni circa le condizioni piuttosto precarie del blocco crollato, ma nulla è stato fatto tempestivamente.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti, parte del cimitero è crollato e centinaia di salme sono andate disperse. La rabbia dei famigliari è ben palpabile dalle parole del loro legale rilasciate a Tgcom 24: “L’Amministrazione era consapevole del crollo: le lesioni erano evidenti, sono state denunciate dalla stampa locale, ci sono state interrogazioni dei gruppi consiglieri dell’opposizione, sollecitazioni da singoli cittadini e ad aprile 2022 era stata firmata un’ordinanza di imminente pericolo di crollo, ma nulla è stato fatto”.

Intanto il sindaco della piccola cittadina in provincia di Benevento, Salvatore Riccio, ha dichiarato di aver provveduto a mettere in sicurezza la zona e si è lasciato andare inoltre ad un mea culpa:Chiedo scusa. Questa amministrazione, tutta, chiede scusa alla città. È l’unica cosa da fare in questo momento prova a scusarsi come può”. Sull’accaduto la magistratura aprirà probabilmente un fascicolo.

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