Forte scossa di terremoto scuote il paese: i primi aggiornamenti (2 / 2)

Nel Mediterraneo, la sismicità è piuttosto elevata a causa della complessa interazione tra la placca euroasiatica e la placca africana. Questa regione è caratterizzata da numerosi terremoti, alcuni dei quali anche di forte intensità, per via dei processi di subduzione, collisione e trascorrimento lungo le faglie principali.

Una scossa di terremoto di magnitudo stimata 5.0 ha colpito stamattina alle ore 01:00 (09:01 in Italia) con epicentro nei pressi di Skýros, in Grecia. La profondità del sisma è stata calcolata intorno ai 17 chilometri, secondo i dati preliminari. L’evento si inserisce in uno sciame sismico che da ore sta interessando l’area dell’isola di Santorini, dove nella stessa mattinata sono stati registrati due ulteriori terremoti di magnitudo 4.1 e 4.5.

Questi ultimi, con epicentri a 35,2 e 26 chilometri a est-nord-est di Santorini, hanno avuto una profondità compresa tra i 2 e i 5 chilometri, come riportato dal quotidiano Ekathimerini. Le autorità greche, guidate dal ministro della protezione civile Vasilis Kikilias, hanno adottato misure precauzionali, annunciando la chiusura delle scuole per la giornata di domani e invitando la popolazione a evitare grandi assembramenti in spazi chiusi, in particolare nelle zone di Amoudi e del vecchio porto.

Nonostante l’intensità delle scosse, non si segnalano danni gravi o vittime, ma la situazione è monitorata costantemente. Secondo gli esperti, i terremoti sono dovuti principalmente all’attività tettonica e non a quella vulcanica. Gerasimos Papadopoulos, sismologo e direttore del dipartimento di ricerca dell’Istituto di Geodinamica di Atene, ha spiegato all’emittente Ert che si tratta di eventi puramente tettonici, simili a quelli che potrebbero verificarsi in altre regioni del Paese.

Gli abitanti di Santorini, abituati a convivere con i terremoti, ricordano che tra il 2011 e il 2012 l’isola fu interessata da uno sciame sismico durato 14 mesi, senza conseguenze significative per il turismo o la sicurezza. Intanto, la popolazione rimane in allerta, mentre le autorità continuano a valutare l’evoluzione della situazione, pronti a intervenire in caso di necessità.