E’ di queste ore l’ultimo aggiornamento su una violenta scossa di terremoto che ha colpito il Cile. Il Paese sudamericano che si affaccia sull’Oceano Pacifico è riconosciuto da tutti come uno dei più sismici del mondo. Situato in un’area compresa nella cintura di fuoco, è ad elevato rischio sismico a causa dei movimenti di subduzione della placca di Nazca contro la placca sudamericana
Più precisamente, la scossa di terremoto di magnitudo 6 si è verificata alle 2:31 di mercoledì 14 febbraio a Vallenar, nella regione di Atacama. La profondità stimata è stata di circa 22.4 Km e, almeno per il momento, non si hanno notizie circa la presenza di danni a cose o persone. L’ipocentro è stato localizzato ad una profondità di 10 km.
Secondo la scala Richter, un evento sismico di magnitudo 6 è classificato come terremoto “forte” e descritto nel modo seguente: può avere un raggio di azione di 160 km dove può essere distruttivo se la zona è densamente popolata.
Negli ultimi decenni il Cile è divenuto uno dei primi Stati al mondo di dotarsi di costruzioni antisismiche più all’avanguardia. Basti pensare che il tremendo sisma verificatosi il 27 febbraio del 2010, di magnitudo 8,8 della scala Richter, provocò appena 500 decessi, peraltro causati soprattutto dallo tsunami che colpì contestualmente la costa.
Detto questo l’allerta rimane sempre alta, perchè le calamità naturali possono rivelarsi imprevedibili ed eccezionalmente distruttive. Quanto al sisma verificatosi nella notte, non ha prodotto per fortuna danni di alcun tipo.