I sismografi hanno appena rilevato un terremoto di magnitudo 6.3, che ha colpito la Colombia, causando ingenti danni materiali, soprattutto nella zona di Santa Cecilia, e a darne contezza è anche il web.
Sui social, in tanti sono stati i residenti che hanno postato le immagini degli edifici lesionati, così come di infrastrutture danneggiate e di strade bloccate da frane e detriti. Lo scenario è a dir poco raccapricciante, con le vetture sepolte sotto le macerie ma si tratta di un bilancio solo provvisorio, in quanto i vigili del fuoco continuato a scavare, sperando di trovare persone ancora in vita e non corpi.
Allo stato attuale, le autorità locali sono al lavoro per valutare la portata dell’emergenza e prestare soccorso alle popolazioni colpite. La scossa più forte si è verificata a Villavicencio, a 70 km da Bogotà, ad una profondità di 10 km.
Subito dopo si sono verificate altre due forti scosse di assestamento di cui una di magnitudo 5,7. Secondo fonti locali ci sarebbero deceduti e coinvolti ni modo grave ma va ribadito che il bilancio è solo provvisorio e che le conseguenze del terremoto potrebbero essere molto più pesanti.
Una parte del tetto del parlamento a Bogotà e crollato e in migliaia sono stati i residenti che, abbandonate in fretta e furia le loro abitazioni, si sono riversate in strada per provare a sottrarsi alla forza della natura. Uno scenario apocalittico, uno di quelli che sembrano usciti da una pellicola di azione ma che è tremendamente reale, come mostrano le tante immagini condivise sui social, girate da chi è riuscito a mettersi in salvo, a differenza di altri suoi compaesani che non ce l’hanno fatta.